ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Cittadinanza e campo largo. Dialogo Lepore-riformisti

Domani il sindaco al circolo Pd Passepartout con Lombardo (Azione) e Mazzetti (Iv). Il calendiano: "Uniti su battaglie comuni". Il renziano: "Segnale importante" . .

Domani il sindaco al circolo Pd Passepartout con Lombardo (Azione) e Mazzetti (Iv). Il calendiano: "Uniti su battaglie comuni". Il renziano: "Segnale importante" . .

Domani il sindaco al circolo Pd Passepartout con Lombardo (Azione) e Mazzetti (Iv). Il calendiano: "Uniti su battaglie comuni". Il renziano: "Segnale importante" . .

Il referendum (o almeno la battaglia sulla cittadinanza) potrebbe aiutare il ’campo largo’ in salsa bolognese. E dare, così, un segnale di inclusione ai riformisti di Azione e Italia Viva anche guardando al 2027, quando Matteo Lepore scenderà in campo per il bis.

L’occasione è l’iniziativa Pd ’Diciamo sì alla cittadinanza’ di domani, quando alle 18 al circolo Passepartout (una delle sedi risparmiate dai tagli dem) dibatteranno del tema Lepore con il segretario regionale di Azione Marco Lombardo, il leader regionale di Italia Viva Stefano Mazzetti e l’attivista per i diritti umani Insaf Dimassi. E di sicuro sarà presente all’evento il segretario provinciale Pd (in pectore) Enrico Di Stasi.

Non è un segreto che i rapporti sotto le Torri tra il sindaco e Lombardo, ex assessore dem di Virginio Merola, oggi senatore calendiano, siano dal 2021 piuttosto freddi. Uno strappo nato dalle famose primarie tra Isabella Conti e l’attuale sindaco, con Lombardo che fu uno dei dem a scegliere Conti (allora in Italia Viva) per finire poi escluso dalla lista Pd per le Comunali. Stupisce, quindi, che per lanciare il ’sì’ al quesito del referendum di domenica 8 e lunedì 9 giugno sulla cittadinanza Lepore e Lombardo partecipino alla stessa iniziativa.

Con loro anche Italia Viva, in questo caso rappresentata da Mazzetti, oggi capo di Gabinetto della Città metropolitana con delega al Lavoro. Una nomina decisa da Lepore qualche mese fa, da molti letta anche come un’apertura al centro. L’evento di domani al Passepartout segue questa strada, puntando a riannodare i fili partendo "da battaglie e temi che uniscono", è la sintesi fatta da ambienti Pd, seguendo quel mantra "uniti si vince", rilanciato dal governatore Michele de Pascale in una recente intervista.

Conferma Mazzetti: "L’iniziativa per spingere il sì al quesito referendario sulla cittadinanza? È un segnale importante e simbolico. Partiamo da qui, da quello su cui siamo d’accordo". Sulla stessa lunghezza d’onda anche Lombardo, che in tema di cittadinanza ha presentato in Senato una proposta di legge: "Questo evento è un modo di unire le forze politiche su una battaglia comune di civiltà per modificare la legge sulla cittadinanza e renderla adeguata ai cambiamenti in atto nella nostra società". Da qui a una possibile convergenza vista 2027, però, (per ora) frena: "È ancora prematuro parlarne...".