Città metropolitana, allerta entrate Il rischio è un calo di 27 milioni

Approvata da Palazzo Malvezzi una variazione di bilancio.

Una possibile perdita di gettito rispetto al 2019 stimata in circa 24 milioni di euro in termini annui che, tenuto conto di alcune possibili minori entrate, corrispondono a circa 27 milioni di euro. Gli effetti dell’emergenza sanitaria sulle risorse finanziarie della Città metropolitana che ieri ha approvato la variazione al bilancio di previsione. Quest’anno la scadenza del 31 luglio si colloca nel grave contesto della crisi economica causata dall’emergenza sanitaria. L’attuale quadro generale di grande incertezza non consente una puntuale quantificazione della contrazione delle entrate, a questo si aggiunge poi la necessità di spese aggiuntive per rispondere a bisogni emergenziali e per svolgere al meglio le funzioni della Città metropolitana.

Proprio a causa dell’incertezza sulla quantità delle risorse a disposizione degli enti locali, è stato prorogato al 30 settembre 2020 il termine per approvare il provvedimento di salvaguardia. La Città metropolitana ha ritenuto però comunque opportuno procedere entro il termine ordinario, allo scopo di adottare fin d’ora le prime misure per il riequilibrio del bilancio a fronte delle perdite già registrate e rinviare al successivo provvedimento di novembre l’adozione delle misure definitive. La Città metropolitana ha adottato tutte le operazioni sullo stock del debito offerte dal quadro normativo emergenziale con la rinegoziazione di 42 mutui con Cassa Depositi e prestiti e la sospensione di 10 mutui contratti con Intesa Sanpaolo. La riduzione delle poste relative ai mutui a seguito della rinegoziazione con Cdp ha portato a un beneficio sul Bilancio 2020 di 2.308.446 euro, di 1.668.650 euro sul 2021 e di 1.880.015 euro sul 2022.

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