Clandestini nascosti nel rimorchio del tir

Quando l’autista, proveniente dalla Bulgaria, ha aperto per scaricare, i quattro stranieri si sono dati alla fuga. Bloccati dai carabinieri

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di Matteo Radogna

Scarica dal camion materiale per realizzare nastro adesivo e, all’improvviso, dall’interno del rimorchio, escono quattro afgani. Un camionista, l’altro pomeriggio, a Mascarino di Castello d’Argile, non poteva credere ai suoi occhi quando ha visto fuggire gli stranieri, che hanno cercato di far perdere le loro tracce nei campi.

Sul posto sono arrivate tre pattuglie dei carabinieri della stazione locale che, dopo un lungo inseguimento anche a piedi, hanno bloccato i fuggitivi. Gli afgani sono stati denunciati con l’accusa di immigrazione clandestina.

Il camion era partito dalla Bulgaria e, quindi, gli stranieri erano all’interno del rimorchio da giorni. Il camionista era all’oscuro della loro presenza, dal momento che è uno ‘staffettista’ e ha, quindi, condotto un mezzo pesante in precedenza guidato da altri colleghi. Dentro il rimorchio sono stati trovati sacchetti pieni di rifiuti.

Gli afgani avevano finito il cibo e l’acqua e appena si sono aperti i portelloni hanno provato a fuggire. Gli stranieri, grazie a un mezzo fornito dal Comune di Castello d’Argile, sono stati condotti in una struttura sanitaria per effettuare il tampone. In attesa dell’esito resteranno in un albergo in via Mattei. Nel caso non siano contagiati verranno trasferiti nel centro di accoglienza.

Il sindaco di Castello d’Argile Alessandro Erriquez ha subito collaborato con gli uomini dell’Arma per risolvere il problema: "Appena sono stato informato dai carabinieri, che ringrazio per aver immediatamente rintracciati i clandestini, sono andato sul posto per verificarne personalmente le condizioni di salute. Attraverso i nostri servizi sociali, abbiamo organizzato, in totale sicurezza, il loro trasporto nella sede indicata dall’ufficio immigrazione della Prefettura. Prima che potessero far perdere le loro tracce i nostri militari li hanno fermati evitando anche rischi sanitari, dal momento che potrebbero essere contagiati.

Hanno viaggiato per migliaia di chilometri per arrivare nella frazione Mascarino, in condizioni al limite della sopportazione umana. Ora le strutture preposte si occuperanno di loro. Come Comune abbiamo fornito il mezzo per trasportarli".

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