ANGELICA MALVATANI
Cronaca

Classifica Università: Bologna tra le migliori al mondo per reputazione e ricerca

L’Unibo si colloca al 138esimo posto in QS World University Rankings su 1.500 atenei esaminati, ma sale addirittura al 66esimo per quanto riguarda l’eccellenza accademica, preceduta dalla Sapienza di Roma e seguita dal Politecnico di Milano e da Padova

L'Università di Bologna si conferma tra i migliori Atenei nella classifica QS World University Rankings che ne conta oltre 1.500 da tutto il mondo

L'Università di Bologna si conferma tra i migliori Atenei nella classifica QS World University Rankings che ne conta oltre 1.500 da tutto il mondo

Bologna, 19 giugno 2025 – L'Università di Bologna si conferma tra i migliori Atenei in una classifica che ne conta oltre 1.500 da tutto il mondo. "Confermati anche gli ottimi risultati rispetto alla Reputazione Accademica, l'indicatore più rilevante del ranking", si sottolinea dall'Alma Mater. E' la nuova edizione del QS World University Rankings a piazzare l'Unibo alla posizione 138 a livello mondiale, lo scorso anno era 133esima ma si conferma stabilmente nella top 150 della classifica.

Il ranking considera quest'anno 1.501 atenei da tutto il mondo, partendo da una selezione iniziale di oltre 8.400 università di 106 diversi paesi.

Performance delle università italiane

L'Italia ospita 43 università classificate, una in più rispetto all'anno scorso, grazie al debutto dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, che entra nella fascia 1201-1400. Tra queste, diciassette università sono scese di grado, otto hanno mantenuto la loro posizione, diciassette sono migliorate e una è la nuova entrata.

Eccellenza accademica

L'Italia continua a essere riconosciuta per l'eccellenza accademica, ma il divario tra la visibilità globale e la qualità nazionale rimane pronunciato. Quattro Università italiane - Sapienza (65°), Bologna (66°), Politecnico di Milano (84°) e Padova (119°) - sono classificate tra le prime 150 al mondo per Reputazione accademica, sulla base del feedback di oltre 127 mila accademici internazionali.

Tutte e quattro hanno migliorato la loro posizione quest'anno, segnalando una crescente stima internazionale per le università italiane più storiche e ad alta intensità di ricerca. L'Alma Mater è quindi nel 10 per cento delle migliori Università presenti in classifica e si conferma ancora una volta nel miglior 1 per cento fra gli oltre 26 mila Atenei al mondo. Nelle ultime dieci edizioni del ranking QS, l'Ateneo ha migliorato la propria performance arrivando a guadagnare 66 posizioni.

Reputazione e networking internazionale

Sono poi confermati "anche gli ottimi risultati rispetto alla Reputazione Accademica, l'indicatore più rilevante del ranking (compone il 30 per cento del risultato finale), basato su 1,5 milioni di voti: l'Università di Bologna raggiunge in questo caso il 66esimo posto a livello mondiale", evidenzia una nota dell'Alma Mater, aggiungendo: "Ottimo risultato anche per l'indicatore Networking Internazionale della Ricerca, che valuta la ricchezza e la diversità delle collaborazioni di ricerca: anche in questo caso l'Alma Mater è tra le prime 100 università al mondo, ottenendo il 67esimo posto".

Criteri di valutazione del ranking QS

La graduatoria è redatta in base a cinque criteri di valutazione, ponderati diversamente a seconda dell'importanza: la qualità della ricerca è il fattore che pesa di più nella valutazione; seguono la "employability", cioè l'efficacia e la reputazione del titolo di studio nel mondo del lavoro, poi la "learning experience" che quantificata con il rapporto numerico tra personale docente e studenti, le relazioni internazionali (presenza di studenti stranieri e partnership di ricerca extra-nazionali) e infine la sostenibilità.

Università di Modena e Reggio

L’università di Modena e Reggio, presente solo per le performance in base alle citazioni dei docenti, è presento oltre la posizione 800.

Pavia si distingue per sostenibilità

L’università di Pavia si distingue a livello nazionale e globale in particolare in tre campi: la qualità e la reputazione della ricerca ("citations by faculty" cioè il numero di volte in cui il lavoro pubblicato da un ricercatore viene usato come punto di riferimento in altri studi) pone Pavia tra le prime 200 università al mondo e al terzo posto in Italia.

Le partnership di ricerca extra-nazionali ("international research network") ottengono un punteggio di eccellenza di 80,4/100. Per quanto riguarda la sostenibilità, l'Ateneo pavese scala 348 posizioni nel ranking complessivo e si attesta al sesto posto in Italia.

Queste graduatorie dimostrano come Pavia regge la competizione anche con università di dimensioni superiori, mega-atenei italiani e globali, oltre che con istituzioni private e specializzate. Pavia è costantemente superiore alla media delle valutazioni internazionali in tutti i più importanti campi di rilevazione. L'Ateneo pavese si conferma al 13esimo posto in Italia e sale al 423° posto a livello globale, continuando un percorso di crescita che l'ha portato negli ultimi 6 anni a scalare più di 200 posizioni. Questo dato conferma Pavia nell'élite del 30 per cento delle migliori Università del mondo.

Sostenibilità e trend emergenti

L'indicatore di sostenibilità, che unisce l'impatto ambientale a quello sociale, offre una lente diversa sulla performance istituzionale. La sostenibilità rimane una dimensione emergente - ma instabile - della performance del settore universitario in Italia. Ancora una volta, l'Università di Padova è al primo posto a livello nazionale, al 110° posto con un punteggio di 85. Segue l’Università di Bologna che, pur avendo perso terreno quest’anno, si conferma saldamente tra le prime 150 al mondo.

La ricerca QS World University Rankings

Il QS World University Rankings, uno dei più reputati sistemi di classificazione della qualità accademica, quest'anno ha aumentato considerevolmente l'ampiezza della propria indagine, incrementando del 65 per cento il numero di istituzioni coinvolte nello studio e analizzando più di 8.000 università nel mondo (pubbliche e private, di dimensioni variabili, specializzate e generaliste), distribuite in 106 nazioni. Per l'Italia sono stati considerati 43 atenei, uno in più rispetto all'anno scorso.