NICODEMO MELE
Cronaca

Club sportivi e gestore, 17 giorni per trattare

Scontro sui canoni per l’uso degli impianti: Sport Valley sposta al 21 luglio la data per firmare l’ok agli aumenti. Il Crespo calcio: "Costi folli"

Valerio Sabattini, presidente della società sportiva Crespo Calcio

Valerio Sabattini, presidente della società sportiva Crespo Calcio

Prorogata di 17 giorni l’agonia delle società sportive di Valsamoggia. È stata rimandata al 21 luglio prossimo la firma del nuovo contratto per l’uso degli impianti sportivi nel Comune di Valsamoggia che, prevista entro la giornata di ieri, avrebbero dovuto siglare con Sport Valley (nuovo gestore di campi di calcio e da tennis, di palestre e piste) la Polisportiva Valsamoggia (800 tesserati, 50 insegnanti di almeno 15 discipline, 40 campi di gioco in 5 centri sportivi) e la Crespo Calcio (250 tesserati, impegnati tra scuola calcio under 18 e squadra adulti). La nuova scadenza è stata fissata all’indomani dell’esito della commissione convocata per il 17 luglio dall’amministrazione comunale di Valsamoggia e programmata con un ordine del giorno votato all’unanimità il 24 giugno scorso. Una commissione già contestata dal gruppo di Fratelli d’Italia per il fatto che si terrà in streaming e non in presenza.

Ma, soprattutto, le domande che circolano nei cinque municipi di Valsamoggia sono: le società sportive accetteranno gli aumenti delle tariffe fino al 100 per cento rispetto alla stagione appena conclusa, chiesti dalla Sport Valley? Oppure consegneranno le chiavi di palestre e campi sportivi? Ci sarà una mediazione in queste due settimane? "Noi vogliamo continuare a fare sport nei soliti impianti – afferma Valerio Sabattini, presidente di Crespo calcio – e a prezzi adeguati. Nella stagione 23/24 abbiamo pagato 35mila per l’uso degli impianti. Nella stagione 24/25 sono diventati 55mila, compresa l’Iva. Per la stagione 25/26 il preventivo è di oltre i 100mila euro, Iva compresa. Per questo chiediamo al Comune che eserciti tutta la sua autorità in merito al contratto con la Sport Valley che, all’articolo 18, recita che spetta al Comune il controllo sugli aumenti delle tariffe dei canoni d’uso degli impianti".

Anche la Polisportiva Valsamoggia chiede certezze. "Facciamo sport da 60-70 anni – rivela il presidente Denis Cavallari – e non molliamo certo adesso. Questi aumenti vertiginosi dipendono anche dal fatto che la Sport Valley è una Srl, soggetta ad Iva e non un’Asd (Associazione sportiva dilettantistica) che non ha obblighi di emettere fattura. Per adesso abbiamo comunicato ai nostri soci solo un aumento del 12 per cento delle tariffe (30-40 euro a persona). Non firmeremo al momento alcun contratto con Sport Valley, se non ci saranno assicurazioni da parte del Comune su un possibile bando di ristori".

Nicodemo Mele