Cmp Sant’Agata, missione solidale per aiutare i bimbi della favelas

Raccolta fondi per l’acquisto di materiale didattico e sportivo. Spedizione in partenza ad aprile in collaborazione con Dias melhores

Cmp Sant’Agata, missione solidale per aiutare i bimbi della favelas

Cmp Sant’Agata, missione solidale per aiutare i bimbi della favelas

Un ponte di solidarietà tra Sant’Agata e il Brasile. Con lo scopo di togliere i bambini dalle favelas di Rio de Janeiro. Recentemente è nata infatti a Sant’Agata, con il plauso del sindaco Beppe Vicinelli, la squadra di calcio ‘CMP Sant’Agata calcio’, fondata dal medico Cristian Manuel Perez, della fondazione Pek (Perez & Koskowska) assieme ad amici e volontari della Sorgente onlus ambulanze. Squadra che si è gemellata con l’associazione brasiliana ‘Dias melhores’. "Abbiamo deciso – spiega Perez – di raccogliere fondi e materiale scolastico, per il dopo scuola, da portare in Brasile supportando i ragazzi del posto con fornitura di materiale sportivo e didattico. E approfittando della partecipazione mia, come medico, dell’infermiere Danilo Falasca e del paramedico Edoardo Corvinelli organizzeremo prossimamente sempre in Brasile un corso di primo soccorso. Il corso, nell’ambito del progetto ‘Uniti nello sport e nella salute’, conterrà cultura sanitaria adattata alla realtà del sud America".

La spedizione italiana partirà il prossimo 20 aprile e svolgerà dunque diverse attività. L’obiettivo principale, in buona sostanza, è dunque di dare vita ad un dopo scuola in una favelas di Rio de Janeiro, in collaborazione appunto con l’associazione ‘Dias melhores’, per strappare i ragazzi dalle strade e occuparli in una scuola calcio dove si gioca e si fa sport ma anche dove si fanno i compiti e dove si fa cultura di primo soccorso.

"Per quanto riguarda la fondazione Pek – continua Perez –, questa intende portare la cultura del primo soccorso, della sicurezza stradale e del volontariato in memoria di mio padre Manuel Perez (1945 – 2021), medico che tanto si è adoperato su più fronti nel volontariato. E, nonostante la fondazione sia di recente nascita si è già messa in moto per iniziative a favore dei più deboli. Abbiamo fin da subito all’inizio del conflitto in Ucraina ospitato 44 famiglie profughe; abbiamo donato una ambulanza ad una associazione di paramedici e organizzato diverse spedizioni portando materiale sanitario".

Ma non solo, perché in occasione del terremoto che ha colpito Turchia e Siria, Pek ha raccolto fondi e reso disponibile le proprie strutture per supporto logistico. "In entrambi i progetti – prosegue il medico –, abbiamo avuto diversi sostenitori che fin da subito ci hanno dato fiducia conoscendo la persona di mio padre. Un medico umile ma concreto sempre a difesa e al servizio dei più deboli ed emarginati".

E aggiunge: "Nella sua vita egli prestava servizio di volontariato negli ambulatori, frequentati anche da irregolari, e supportava progetti di solidarietà e promuoveva donazioni. Senza dimenticare la sua opera solidale riguardo le favelas peruviane".

Pier Luigi Trombetta

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