Cocaina dal Brasile, guarda il video: 500 chili ’stesi’ sul porto

L’operazione della Dda di Bologna e della polizia spagnola ha portato al fermo di 6 persone

La cocaina trovata sulla barca a vela alle Canarie

La cocaina trovata sulla barca a vela alle Canarie

Bologna, 21 marzo 2016 - Cinquecento chili di cocaina purissima trasportata in una barca a vela dal Brasile (FOTO), via isole Canarie e destinata al mercato sotto le Due Torri e a tutta la Riviera romagnola.

Ma gli uomini della Dda di Bologna coordinati dal Pm Francesco Caleca (operazione ‘Mi vida’ in corso dal 2014) sono riusciti a stroncare questo maxi traffico di droga, eseguendo anche un provvedimento di fermo nei confronti di sei persone: quattro italiani (due bolognesi, un forlivese e un milanese), un brasiliano e uno spagnolo, sospettati di essere membri di un’organizzazione dedita al traffico internazionale di coca.

L’operazione nasce da un’indagine sui ‘bancomattari’ attivi dagli anni Novanta in Emilia-Romagna. Dagli accertamenti sulla banda dei bancomat sono emersi collegamenti con altri criminali del narcotraffico, e si è delineata una rete tra Italia, Spagna, Olanda, Brasile e Martinica, specializzata nel trasporto di droga sulla tratta atlantica Brasile-Canarie, via mare, in barca a vela.

Il 6 marzo l’agenzia delle entrate spagnola ha intercettata la barca a vela ‘La Musa’: a bordo, oltre a parecchi borsoni che contenevano i panetti di coca, c’erano un marinaio brasiliano e uno spagnolo, che al momento dell’intervento ha tentato di dare fuoco alla barca: nell’incendio si è procurato ustioni sul 30% del corpo e due agenti sono rimasti feriti.

Domate le fiamme, il carico, dal valore di circa 2 milioni di euro (al dettaglio fino a 100 milioni) è stato recuperato e sequestrato.

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