Cofferati: "Bene Letta sui sindaci. Ma finiscano il mandato"

E intanto Bonaccini avverte Lepore: "Non si agiti troppo lo spettro del fascismo. Puntiamo sul programma"

Il partito dei sindaci è stato richiamato dal segretario Enrico Letta che oggi ne incontrerà una delegazione. Uno schema, quello dei primi cittadini schierati per la campagna elettorale, che convince chi, come Sergio Cofferati, è stato sindaco in città con un peso nazionale.

"Bene l’attenzione di Letta per i sindaci. Il loro lavoro è molto importante per definire la politica nazionale. Ma credo anche che se un sindaco fa bene il suo mestiere debba restare fino alla fine del mandato. Anzi, per completare il lavoro ne servono due", dice Cofferati che guidò Bologna ’solo’ per 5 anni dal 2004 al 2009.

Un mestiere, quello del primo cittadino, "tra i più belli e faticosi, ma dove si ha un rapporto diretto con gli elettori. Un mestiere, insomma, che rifarei", dice l’ex leader Cgil.

Intanto la campagna elettorale entra nel vivo. E se Matteo Lepore l’altro giorno ha lanciato un avvertimento sul rischio di un ritorno dei fascisti al governo in riferimento all’avanzata di Fratelli d’Italia, Stefano Bonaccini avvisa il primo cittadino: "Non agiterei troppo lo spettro del fascismo: noi dobbiamo dire agli italiani che devono scegliere noi perché abbiamo un programma migliore di quello di Giorgia Meloni su temi su cui la destra ha niente da dire".

Il presidente emiliano romagnolo, a margine dell’assemblea legislativa, dettaglia la sua idea di Pd e campo progressista: "Prendiamo l’ambiente: la destra – spiega – ha proposte solitamente regressive quando noi dobbiamo sapere che la transizione ecologica è decisiva per salvare il pianeta, il futuro è nelle rinnovabili e non nelle energie fossili. Poi il tema dei redditi, dei diritti per una societa’ più aperta, moderna e non paternalistica come la destra vorrebbe e poi il tema della scuola e della sanità pubblica che sono due asset che noi possiamo interpretare molto meglio di loro".

Ma al di là del protagonismo di Bonaccini nella campagna elettorale, il governatore sgombra il campo da una sua possibile corsa: "Ci mancherebbe che io mettessi la testa a pensare ad andarmene da qui. Si sta qui, si combatte, si lotta e si cerca di fare ripartire questa Regione che diciamo la verità era già ripartita prima e meglio delle altre". Il presidente ha aggiunto che non farà mancare il suo sostegno al Pd nella campagna elettorale plaudendo alla proposta di Letta di fare il candidato premier: "È il segretario, è il leader, è giusto, giustissimo che sia Enrico a farlo".

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