
I carabinieri hanno rintracciato e arrestato rapidamente l’autore del ferimento avvenuto lunedì nel sottopasso vicino alla Meridiana
Uno screzio tra ragazzini, magari una battuta o uno sguardo di troppo. È in questo ambito che i carabinieri della compagnia di Borgo Panigale stanno cercando il movente del tentato omicidio avvenuto lunedì scorso nel sottopasso vicino alla Meridiana, quando un diciassettenne tunisino, in Italia non accompagnato e ospite di una comunità, è stato colpito con due coltellate sotto la scapola da un quindicenne della Guinea. Il giovanissimo aggressore, studente del Salvemini che vive anche lui in una comunità con la madre, è stato subito arrestato dai carabinieri del Radiomobile di Borgo, che stanno adesso lavorando per ricostruire il contesto in cui è maturata la violenza. Allo scopo, sono stati ascoltati nell’immediatezza i testimoni oculari e anche il personale della scuola frequentata dal quindicenne.
Il diciassettenne, invece, è stato sentito in ospedale dai militari. Anche lui ha riferito di non avere idea del perché di quelle coltellate inferte con un paio di forbici, che gli hanno causato una prognosi di 25 giorni: il giovane ha detto solo di essere stato raggiunto alle spalle, mentre si dirigeva verso il centro commerciale per andare a pranzo. Erano circa le 14 e, pochi minuti dopo, è stato individuato dai militari dell’Arma il responsabile dell’aggressione, che era fuggito verso la stazione.
Su disposizione della Procura per i minorenni, il quindicenne è stato arrestato per tentato omicidio e accompagnato in una struttura della giustizia minorile, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. In sede di udienza di convalida, l’arresto è stato convalidato dal Gip e per il quindicenne è stata disposta la custodia in una comunità per minori.
n. t.