
Omaggio della vicesindaca a Lorusso
Ancora polemiche per la vicesindaca Emily Clancy al 48esimo anniversario della morte di Francesco Lorusso, militante di Lotta Continua ucciso durante gli scontri con le forze dell’ordine in zona universitaria nel 1977.
Sotto la lapide di via Mascarella, un fioraio consegna per errore l’omaggio floreale del Comune e dell’Università. Poco dopo, una donna attacca adesivi di Villa Paradiso sulla composizione dedicata dall’amministrazione comunale, imbrattandola. Il fioraio torna quindi a riprenderla, e sarà la stessa vicesindaca a riportarla in seguito sul posto.
Sul mazzo rimasto, sotto lo striscione ‘Francesco vive nelle lotte’, alcuni attivisti attaccano adesivi a sostegno di Villa Paradiso, poi staccati da Clancy, al centro delle contestazioni: "Rappresenti quell’amministrazione che ha fatto uccidere Francesco. Vergognati", tuonano alcuni militanti. Clancy, accompagnata dal consigliere Begaj, sullo ‘sfratto’ di Villa Paradiso è chiara: un confronto "in occasione della commemorazione di un ragazzo assassinato è inopportuno". Per la sua memoria, la vicesindaca rilancia un "convegno", come proposto l’anno scorso assieme a Giuliana Balboni, "senza cancellare la storia, ma facendo memoria". "Aprire un percorso per costruire un convegno con l’Università e i compagni di Lorusso. Nel 2027 ricorreranno i 50 anni – termina –. C’è il tempo per istituire un percorso storico di memoria".
Molti degli attivisti gridano "nessuna memoria condivisa", ma c’è chi apre al dialogo: "Vorremmo che fosse una giornata di ricordo e non di contestazione a un’amministrazione a cui vengono addossate responsabilità che appartengono a 50 anni fa – sostiene Mauro Collina, dell’associazione ’Francesco Lorusso’ –. Quelli di Villa Paradiso avranno le loro ragioni, ma non mi sembrava opportuno farlo nel giorno di ricordo di Francesco".
Mariateresa Mastromarino