Comunità in lutto: "Natalia, la maestra di tutti"

Gaggio, sotto choc le ex colleghe e i compaesani: "Era molto attenta alla crescita dei suoi alunni. Amava organizzare gite"

"Natalia Chinni era la maestra di tutti". Non serve molto dalle parti di Orti, località a Ponte della Venturina, ad Alto Reno Terme, per accorgersi dell’affetto e della stima che le persone nutrivano verso la compaesana morta nella notte fra venerdì e sabato, uccisa dai colpi di un fucile. Basta entrare in un bar, a valle della salita che porta all’abitazione in cui la 72enne in pensione viveva con figlio e marito, e fare il nome di Natalia Chinni per sentirsi rispondere: "Certo che la conoscevo. Molto sportiva, sciatrice, camminatrice, estremamente attiva. È stata la mia insegnante di inglese alle medie ed era una persona splendida".

Alle medie ’A. Giuriolo’ di Porretta Terme, lì dove Natalia Chinni ha insegnato fino al 2011, quando è andata in pensione. Fianco a fianco a Vanna Forlai, che con Natalia insegnava nell’istituto e con cui spesso condivideva le classi. "Era davvero molto brava, sempre disponibile, dolce, umana – la ricorda la ex collega –. Una Prof con la lettera maiuscola. Assieme abbiamo organizzato tantissime gite scolastiche e al mio fianco non poteva mancare davvero mai. Natalia era anche però discreta, riservata. Eravamo legatissime da anni e sono davvero distrutta per quanto le è successo". Una persona in grado, nella tragedia, di suscitare insomma un vasto cordoglio anche fra "ex colleghi ed alunni che mi stanno contattando dispiaciuti per quanto le è successo – continua Vanna Forlai –. Questo vuol dire che ha lasciato dietro di sé un bel ricordo".

"Non posso credere che qualcuno abbia potuto farle del male. Era una persona dolce e buona con cui era difficile non andare d’accordo". A parlare così è invece la professoressa Elisabetta Cecchini che, grazie ad una intensa collaborazione a scuola, negli anni ha sviluppato una sincera amicizia con la sua collega Natalia Chinni. "Prima di essere una insegnante era una educatrice e quando uno studente aveva un rendimento scolastico non soddisfacente si preoccupava di capire quali ne fossero i motivi, per aiutarlo in modo efficace. Allo stesso tempo era esigente e severa, ma questo suo interessarsi a tutte le situazioni la portava ad essere molto ben voluta". Chi è passato dalle scuole medie di Porretta sostiene che insegnasse l’inglese soprattutto con il cuore. "Questo era il suo modo di vivere: in tutto quello che faceva ci metteva il massimo impegno. Ad esempio riteneva che le gite scolastiche fossero un momento importante nella crescita dei giovani e per questo accompagnava sempre le sue classi. Una volta andata in pensione continuava a coltivare i suoi interessi con grande passione". L’ultimo pensiero è sulla casa dove è stata trovata cadavere. "Conosceva molto bene quella zona ed era in buoni rapporti con i vicini. Lì ci abitava sua madre che lei andava a trovare molto spesso e quando la mamma è venuta a mancare lei ha ereditato tutta la casa dove andava regolarmente per arredarlo con cose antiche, un’altra sua passione insieme alle passeggiate per i sentieri. Per tutti noi è una grave perdita".

Massimo Selleri

Francesco Zuppiroli

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