Con la motocicletta contro un palo Ventenne in prognosi riservata

All’incrocio tra via Mazzini e via Bondi: la Yamaha si sarebbe scontrata con un’altra due ruote. Il giovane è ricoverato in codice rosso all’ospedale Maggiore, nel reparto di Terapia intensiva

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di Federica Orlandi

Ancora un altro giovanissimo – appena vent’anni –, ancora un incidente in moto, ancora una corsa finita contro un palo della luce. Per fortuna, l’esito questa volta è diverso da quello, tragico, delle altre storie drammaticamente simili raccontate dalle cronache degli scorsi giorni, quando tre centauri (i due più giovani di appena ventun anni) hanno perso la vita. In questo caso infatti il ventenne che lunedì sera, attorno alle 19.45, si è schiantato con la sua moto all’incrocio tra via Mazzini e via Antonio Bondi, sta lottando con tutte le forze per farcela. Attualmente è ricoverato in Terapia intensiva, gravissimo e in prognosi riservata, ma la sua vita parrebbe fuori pericolo.

Il giovane si trovava in sella alla sua due ruote, una Yamaha, quando, per cause ancora al vaglio delle forze dell’ordine (ma si parla di una mancata precedenza), la moto e una Vespa rossa condotta da un altro uomo si sono urtate. Un impatto lieve, che è stato però sufficiente perché il giovane perdesse il controllo della propria due ruote. Questa si è schiantata contro un vicino palo della luce, sbalzando il centauro dalla sella. Nell’impatto, il ragazzo ha battuto violentemente la testa, nonostante il casco. All’arrivo dei soccorsi, infatti, perdeva sangue dal capo.

Sul posto sono intervenute un’ambulanza e un’automedica, che hanno immediatamente trasportato il ragazzo in codice di massima gravità al pronto soccorso ’Trauma team’ dell’ospedale Maggiore. È stato poi trasferito in Rianimazione, dove si trova tuttora appunto in prognosi riservata. Incaricati dei rilievi del caso, gli agenti della polizia locale, coadiuvati anche dai colleghi della polizia di Stato.

È rimasto invece del tutto illeso il conducente dell’altro motorino coinvolto nell’incidente: non sono state necessarie per lui cure mediche, neppure sul posto. La sua Vespa non ha quasi riportato graffi, tant’è che in un primo momento si era ritenuto che il ragazzino avesse fatto tutto da solo e solamente in un secondo momento si è ricostruito il coinvolgimento dell’altro conducente, che ha contribuito a fare luce sulla presunta dinamica. Ora, in ogni caso, starà agli agenti della municipale capire esattamente cosa sia accaduto e individuare anche le rispettive responsabilità delle persone coinvolte.

Sebbene per fortuna non si sia trattato di uno schianto mortale, questo resta il quarto grave incidente in moto registrato in città in meno di due settimane. I primi tre hanno disgraziatamente avuto esiti fatali. Si tratta di quelli che hanno coinvolto Fabio Crocetta, l’agente della Polfer di 43 anni morto all’altezza di via del Gomito il 23 settembre, poi Alessandro Manfrini, 21 anni, deceduto dopo essere finito contro un palo in uno schianto sulla sua Ducati a Borgo Panigale martedì 27, e Leonardo Busi, che sabato è finito contro un palo all’altezza della rotonda Verenin Grazia, alla fine di viale Roma, dopo avere perso il controllo del suo scooter T-Max. Proprio lì, nei giorni scorsi, diverse persone hanno lasciato bigliettini, omaggi e mazzi di fiori in sua memoria.

Non sono mancati però neppure gli incidenti d’auto: Alessandro Massa è morto venerdì 30 settembre, il giorno prima di Leonardo, alla rotonda parallela a quella in cui il ventunenne ha perso la vita: Massa, 32 anni, è volato nel sottopassaggio al centro della rotonda cosiddetta "dei polacchi", alle porte di San Lazzaro. L’ultima vittima risale appena a ieri mattina: Concetta Aiello, 62 anni, è morta sul colpo dopo che l’auto condotta dal marito (gravissimo) si è scontrata frontalmente con un autobus, a Granarolo.

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