Concordanze con Charlie Chaplin: "Portiamo la musica davvero a tutti"

L’ensemble oggi al Modernissimo per ’La febbre dell’oro’. "Con Brock note anche in ospedali e carceri"

Concordanze con Charlie Chaplin: "Portiamo la musica davvero a tutti"

Concordanze con Charlie Chaplin: "Portiamo la musica davvero a tutti"

Charlie Chaplin compose personalmente le musiche de La febbre dell’oro. L’orchestra ne accompagnò le prime proiezioni, ma la versione sonora del film uscì solo nel 1942, quando il regista sonorizzò le nuove musiche composte per l’occasione. Per la proiezione di oggi, alle 17,30 al Modernissimo, la sonorizzazione dal vivo è affidata all’Ensemble Concordanze. Chaplin e Concordanze hanno molto in comune, a partire "dall’attenzione agli ultimi, alle debolezze umane e agli ‘invisibili’ della società", spiega Mattia Cipolli, tra i fondatori dell’ensemble. Sul podio, Timothy Brock.

Cipolli, come nasce Concordanze?

"Nasce nel 2009 da un collettivo di musicisti di formazione classica, provenienti dal Conservatorio, dal Dams e dal Teatro Comunale per portare la musica classica davvero a tutti e tutte. I concerti pubblici sono gratuiti e accessibili. Sono un diritto della persona e divulgativi: spieghiamo la musica in modo che tutti la capiscano. Arriviamo anche nei luoghi non facilmente raggiungibili, come le carceri e gli istituti psichiatrici. Vogliamo fare della musica classica – e non solo – uno strumento con cui migliorare la società".

Com’è scattata la scintilla con Timothy Brock?

"Ogni anno suoniamo assieme per il cinema in piazza Maggiore. Dopo una prova gli abbiamo chiesto se volesse portare la musica di Chaplin anche negli ospedali psichiatrici e nelle carceri. Lui ha accolto subito il progetto, ci ha fornito la partitura che ha trascritto e che suoneremo oggi".

Il prossimo appuntamento?

"Il nostro concerto di Capodanno: a metà strada fra musica popolare e colta, per dimostrare quanto le distinzioni fra musiche alte e basse non abbiano senso. Sarà la nostra consueta tournée fra carceri e strutture psichiatriche che culminerà nell’incontro di domenica prossima, alle 11,30 al Goethe Zentrum Bologna con il pubblico". Amalia Apicella