‘Natale, m’illumino… ma diverso’. È questo il titolo del concorso fotografico lanciato dal municipio di Mordano che ha per protagoniste le decorazioni natalizie. Lo scopo dell’iniziativa è quello di incentivare le persone ad abbellire il territorio per le festività con addobbi dal basso impatto energetico. Un modo originale per festeggiare in periodo di rincari tariffari per la corrente elettrica. Quattro le categorie: alberi di Natale, presepi, decorazioni interne ed esterne. Le regole per partecipare sono davvero semplici. Basterà, infatti, inviare mezzo mail agli uffici comunali (urp@comune.mordano.bo.it) uno scatto del proprio addobbo sostenibile entro e non oltre la mezzanotte del 20 dicembre. Le foto saranno poi pubblicate sulla pagina Facebook dell’ente per raccogliere il gradimento degli utenti. La conta dei like conquistati dalle singole istantanee al termine del 7 gennaio, per ogni sezione del concorso, delineerà il quadro dei vincitori che riceveranno un premio dall’amministrazione. Non solo. Le fotografie saranno pubblicate anche sul giornalino comunale ‘E’cmon’. "Ancora una volta ci troviamo ad affrontare un Natale particolare con qualche pensiero in più rispetto alla tradizione che lo vuole come un momento di gioia e convivialità – fanno sapere il sindaco Nicola Tassinari e gli altri membri della giunta –. Dopo le difficoltà legate al periodo pandemico, queste feste sono segnate dall’emergenza del caro energia che ci costringe a riflettere anche sulle luminarie". Ma c’è di più. "È importante dare un segnale di attenzione sul tema – continuano –. Abbiamo già accorciato il periodo di accensione delle luci natalizie e la loro attività giornaliera. Non vogliamo, però, snaturare il senso ed i valori di una festa così sentita". E, allora, si punta forte sulla fantasia. "Un contributo significativo della comunità per rendere vivo e vivace il Natale alle latitudini mordanesi – concludono –. Via libera a tutte le decorazioni che, senza l’utilizzo di energia elettrica, si illumineranno unicamente di originalità". Mattia Grandi