STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Concorso di chitarra internazionale. Il sogno di Biasini rivive a Basilea

Il fisico Maurizio, scomparso nel 2008, studiò al Conservatorio Martini: il ricordo per la sua passione musicale. È la sesta edizione dell’evento organizzato nelle città a lui più care, con la collaborazione della Regione .

Concorso di chitarra internazionale. Il sogno di Biasini rivive a Basilea

Maurizio Biasini,. fisico-chitarrista, morì in un tragico incidente a 51 anni

Ognuno di noi, nella vita, può trovarsi di fronte a un bivio. E dover scegliere una strada, lasciandone un’altra, magari pure amata. Era il 1979 quando Maurizio Biasini, allora 23enne, conseguì il diploma in chitarra classica, con il massimo dei voti, al Conservatorio ‘Martini’ di Bologna. Lo stesso anno, all’Università di Bologna, si laureò in Fisica con 110 e lode. E allora, cosa scegliere? Le corde della chitarra o gli atomi, i vettori e i positroni? Maurizio decise di proseguire con la scienza, "ma certamente in lui l’amore per la chitarra non venne mai meno: continuò a suonarla ogni giorno, con grande talento", ricorda la moglie Nadia Guth.

Originario di Cesena (era figlio dell’onorevole Oddo Biasini, più volte parlamentare Pri e ministro), Maurizio Biasini divenne uno scienziato affermato: dal 1983 fu ricercatore all’agenzia nazionale Enea di Bologna, nel 1996 conseguì il PhD all’Università di Bristol poi nel 2003, insieme con la moglie e i figli, si trasferì negli Stati Uniti, all’Università della California, a Riverside e a San Francisco. E proprio sulle coste della California trovò la morte prematuramente, in un incidente sulle scogliere di Mendocino, il 29 novembre 2008. Non aveva ancora compiuto 52 anni. "Il suo cosmopolitismo e la sua passione per la ricerca e per la musica hanno continuato a impressionare tutti quanti lo conobbero", aggiunge la moglie.

Proprio in onore di Maurizio Biasini è nato un concorso chitarristico internazionale che, con cadenza biennale-triennale, si tiene nelle città che furono parte della sua vita. La prima edizione fu a Bologna nel 2011, altre si sono tenute a Parigi e a San Francisco. In questa settimana, il Concorso Biasini (alla sesta edizione) si rinnova a Basilea, in Svizzera, dove abita la moglie Nadia, storica, docente, specialista nella cultura ebraica. Fino a sabato (il 24 agosto), più di venti giovani chitarristi, provenienti da tutto il mondo (e selezionati fra oltre 50 candidature), saranno in gara alla Musik-Akademie, il Conservatorio della città svizzera, per conquistare il prestigioso premio: all’organizzazione partecipa anche la Regione Emilia-Romagna, "perché questo appuntamento, ormai imprescindibile nel panorama internazionale, ha solide radici qui, a Bologna e nella nostra regione", sottolinea Mauro Felicori, assessore alla Cultura. Della giuria, presieduta da David Tanenbaum del Conservatorio di San Francisco, fanno parte anche musicisti emiliani come Alberto Martelli del Conservatorio Boito di Parma e Walter Zanetti del Conservatorio bolognese.

Maurizio e Nadia si conobbero alla Brandeis University, in Massachusetts: "Lui era stato indirizzato là dall’Enea, io avevo una fellowship", ricorda la moglie. Maurizio Biasini aveva già intrapreso la via della scienza: "Fare il musicista certamente gli sarebbe piaciuto, e magari tenere recital e concerti, ma sarebbe stata forse una carriera difficile. La fisica e la ricerca gli offrivano opportunità più dirette – sottolinea Nadia Guth Biasini –. Ma di certo in lui si sono sempre uniti il rigore della ricerca e la fantasia della musica". E per questo oggi il suo ricordo è legato alle sei corde della chitarra: nei giovani musicisti che nel concorso trovano una vetrina di eccellenza, continua a vivere il sogno di Maurizio. E il suo estro.