"Una rivoluzione come la ’Città 30’ va accompagnata. Tutti vogliamo che Bologna sia più sicura e ci siano meno incidenti sulle strade, ma le sanzioni non risolvono il problema".
Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato area metropolitana, non nasconde i dubbi degli artigiani rispetto al provvedimento licenziato dall’amministrazione. E, allo stesso tempo, definisce le multe – che scatteranno dal primo gennaio per chi non rispetta i nuovi limiti di velocità – come una "forzatura".
Ma senza la ’forzatura’ nessuno rispetterà i nuovi limiti dei 30 all’ora...
"Non si risolve il tema della sicurezza stradale in questo modo. Il cittadino va coinvolto nel processo di cambiamento. E, poi, fare una multa a un automobilista perché va magari ai 40 all’ora a partire dal primo gennaio mi pare inadeguato al periodo che stiamo vivendo. Per lo meno, spero che l’amministrazione valuti di procrastinare l’avvio delle sanzioni".
Rinviare a quando?
"A quando la città sarà pronta a recepire il cambiamento. Serve una grande campagna d’informazione diffusa, va promosso l’utilizzo delle biciclette, ma non smettendo di dialogare e fare intese con il mondo dei taxi e dell’autonoleggio".
Il Comune su questo si è attivato. E le nuove ciclabili stanno spuntando in tutta la città.
"Sì, ma è un percorso lungo. Serve un lavoro di educazione che parta dalla scuola, un servizio pubblico efficace, un patto con il trasporto privato affinché il turista che arriva in città abbia dei servizi alternativi".
Crede che non siamo ancora pronti?
"Diciamo che – come giustamente dice Giancarlo Tonelli di Ascom sul Carlino – il ’timing’ del provvedimento è sbagliato".
Colpa della concomitanza con i cantieri del Tram e del Passante?
"Non si può lanciare la Città a 30 all’ora quando Bologna è già sottosopra con i cantieri. Si rischia la congestione del traffico. E, invece, di migliorare la qualità della vita peggiora".
Che cosa propone per correggere in meglio la misura?
"Va cambiato lo stile di vita dei cittadini. Ma per farlo la città deve essere più bella e il mezzo alternativo all’auto diventare più appetibile. Insomma, serve un nuovo modello che guardi anche a una revisione degli orari della città, sia di lavoro sia di vita".
I vostri associati come giudicano questa trasformazione a 30 all’ora?
"Valutano il rallentamento complessivo della velocità come un peso economico. Tutti coloro che fanno servizi a domicilio, dagli idraulici agli elettricisti, per fare degli esempi, rischiano di perdere tempo prezioso per strada. E il servizio alle famiglie va a costare di più. Insomma, così facendo si perdono margini di redditività e competitività".
ros. carb.