Conferimento, sistemi sempre più complicati

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Nicola

Stanzani*

Quello dello spazzino di quartiere è il chiaro segnale di una sconfitta. La sconfitta di chi, come l’Amministrazione a guida Pd, ha concentrato tutti i propri sforzi per il raggiungimento di un risultato – l’ottenimento di alte percentuali di raccolta differenziata – pensando di poterlo fare sulle spalle dei propri concittadini, invece che grazie a loro e al loro fondamentale contributo.

Un obiettivo da raggiungere con le armi della costrizione, inventando sistemi sempre più complicati per poter conferire il rifiuto residuo e sempre meno convenienti, visto che l’obiettivo è quello, nel prossimo futuro, di far pagare proporzionalmente in base a quanto indifferenziato si getterà, rendendo quindi sempre più ’semplice’ e ’conveniente’ comportarsi scorrettamente. E cioè premiando di fatto i furbi anziché i virtuosi e ’taroccando’, di fatto, i risultati (ricordo ancora la battuta di un collega consigliere di quartiere che un giorno mi disse così: ’Prima o poi li faranno senza apertura i cassonetti, così le percentuali di differenziata arriveranno al 100%’).

E il risultato purtroppo è sotto gli occhi di tutti. E chi si lamenta dei comportamenti incivili ha ragioni da vendere, ma dovrebbe chiederne conto a chi ha permesso tutto ciò e non si accontenta di errare, ma persevera nel proprio errore.

Sì, perché di errore si tratta, e di fondo. Quello della raccolta differenziata è un importante obiettivo il cui protagonista è il soggetto che conferisce rifiuti, il cittadino. È solo il cittadino che può determinare alte performance di risultato con il suo comportamento libero e virtuoso, che quindi va agevolato e premiato, anche in tariffa.

*Consigliere comunale

di Forza Italia

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