"Confesso, ho parlato io al posto di Stefano"

Il comico: "Gli ho detto: ho fatto una castroneria, scusati tu. Ma se va a Palazzo Chigi mi deve fare ministro"

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A Stefano Bonaccini "non è mai saltato in mente di candidarsi premier". Gene Gnocchi – che da qualche tempo porta in tv una riuscitissima imitazione del governatore – pesa le parole, trascinando l’inconfondibile ‘erre francese’ dei parmensi: "Stefano – ripete – non ha mai detto di volere fare il premier. Lo so per certo".

Come fa a essere così sicuro?

(Lungo silenzio) "Perché sono stato io".

Prego?

"In questo momento non lavoro... Ho pensato di mettermi nei suoi panni e dire questa cosa qui. Mi scuso con tutti".

Ieri lui ha smentito. O era ancora lei?

"L’ho chiamato e ci siamo messi d’accordo. Gli ho detto: ‘Stefano, perdonami, ho fatto una castroneria’. Ma le scuse falle tu".

Da quali dettagli è partito per costruire l’imitazione di Bonaccini?

(Ride) "Beh, se vogliamo restare sul tono scherzoso, da quel suo look un po’ da piacione da night. Ecco, mi ha colpito soprattutto questo elemento qui".

Da quanto tempo vi conoscete?

"Già da qualche anno, dai tempi in cui ho fatto un po’ di campagna elettorale per Pierluigi Bersani candidato nel collegio Fidenza-Salsomaggiore".

Che impressione le fece?

"Si capiva già che aveva la stoffa, la capacità di gestire i problemi, di organizzare".

Scherzi a parte, lei lo vedrebbe bene a Roma?

"La vita è fatta di salti, di progressioni. Certo, se fossi Bonaccini andrei a Roma, ma prima per avanzare la mia candidatura alla guida del partito".

Segretario del Pd, non premier?

"Prima segretario del Pd. Perché quello che ha fatto in Emilia-Romagna di deve ripercuotere a livello nazionale e di partito".

E a quel punto,..

"Il salto sarebbe possibile. Ha dimostrato di avere le qualità giuste per governare, di avere grande equilibrio. Basta ricordare come ha gestito l’emergenza terremoto e ora l’emergenza Covid".

Lei però, da emiliano, perderebbe un governatore che apprezza.

"Preferisco che faccia bene per l’Italia. È una persona concreta, che nelle difficoltà non perde tempo a lamentarsi ma cerca di capire come si può ripartire. E poi credo che avrebbe sempre un occhio attento sulla nostra regione".

E se, alla fine, Bonaccini dovesse davvero diventare premier?

"Mi aspetto un posto da ministro del Turismo. Minimo minimo. Perché tutti questi elogi mica sono gratis".

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