Congresso Pd, lo stop di Paruolo alla Mazzoni

C’è il niet di una parte dei ‘ribelli’, il consigliere regionale: "Difficile votare chi ha preso parte alle epurazioni. E che non si è pentito"

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di Paolo Rosato

"Molto difficilmente voteremo qualcuno che abbia preso parte all’epurazione delle liste. E che non mostri nemmeno segni di pentimento". E’ chiaro Giuseppe Paruolo, consigliere regionale e leader dell’area dem ‘Per Davvero’, nel commentare una delle ipotesi che stanno circolando in questi giorni nei corridoi della politica. Ovvero la possibilità che la maggioranza Pd proponga come candidata all’imminente Congresso provinciale l’ex consigliera comunale Federica Mazzoni, da pochi giorni eletta come nuova presidente del Quartiere Navile. Le parole di Paruolo certificano una realtà: lo scontro sugli esponenti dem non ricandidati nella lista Pd alle Comunali per una scelta politica – tra i principali esclusi ci sono gli ex assessori Alberto Aitini e Virginia Gieri, quest’ultima vicina a Paruolo – non è assolutamente superato. Anzi. E oggi pare davvero improbabile che si possa arrivare a una soluzione unitaria, come spererebbe il segretario in carica Luigi Tosiani. Al contrario, pare probabile che la sfida politica tra maggioranza e minoranza ci sarà. Peraltro, da parte dell’area di Paruolo emergerebbero anche forti perplessità sulla candidatura di Luigi Tosiani al Congresso regionale. Insomma, c’è tanto ancora da chiarire, un maggiore focus sui nomi è rinviato a dopo la formazione della giunta Lepore, che avverrà la settimana prossima. Soltanto dopo, dal 22 ottobre in poi, la fase congressuale entrerà davvero nel vivo.

I nomi in campo finora sono peraltro noti. Assieme a Federica Mazzoni, tra le donne in pole ci sarebbe Simona Lembi. Ma anche qui, tutto è rimandato e per ora non ci sono certezze. Sono state perlopiù smentite presunte turbolenze all’interno della maggioranza, nessun nome sarebbe risultato non gradito. Resta in campo Matteo Meogrossi, attuale coordinatore del partito, vicino ad Andrea De Maria. Così come resterebbe in campo Alberto Aitini, che però di fronte ai rumors non ha ancora sciolto le sue riserve. Aitini potrebbe essere il candidato della minoranza, la stessa minoranza che in alcune sue parti non commenta l’ipotesi Mazzoni. Per Base Riformista infatti, secondo quanto filtra, per ora è irrilevante un nome piuttosto che un altro nella ridda delle ipotesi, non ci sarebbe nessun ’no’. Si aspetterebbe un nome ufficiale che rappresenti tutta la maggioranza attualmente ‘al governo’ della federazione, e su quello si ragionerà, sulla proposta del segretario uscente e del sindaco. Ma come detto, pensare a soluzioni unitarie oggi pare difficilissimo.

Intanto accanto al Congresso si stanno sviluppando altri ragionamenti, dalle nomine in Città metropolitana a uffici ad hoc che medieranno tra Palazzo d’Accursio e la città. "Ho assicurato che ci sarà un fondo, ogni anno, per sostenere i commercianti e gli artigiani che siano su strada nei percorsi dei cantieri, nei vari interventi che faremo, come il tram, il Passante e il Pontelungo – ha ricordato ieri Lepore –. E ho anticipato che realizzeremo un’agenzia per la promozione dell’economia di vicinato, perché la piccola e media impresa e il commercio sono una ricchezza per Bologna". Il Consiglio comunale dovrebbe insediarsi il 25 ottobre.

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