
Confronto tra l’amministrazione e i cittadini. Tanti sono esasperati dalla microminalità. ma c’è chi punta sull’inclusione per migliorare.
Da una parte politiche di welfare e integrazione sociale; dall’altra maggiori controlli delle forze dell’ordine e più telecamere. Due modi distinti di arginare e gestire il degrado che occupa la Bolognina. Due binari che devono trovare il modo di convergere per il bene della zona più ‘calda’ del Navile. Queste le due ’fazioni’ di cittadini che si sono confrontate ieri alla Casa di Quartiere Montanari, riempita da oltre duecento persone (e tante quelle rimasti fuori dall’aula) per seguire il Consiglio aperto con l’assessora alla Sicurezza Matilde Madrid (nella foto con Nicola Patti) e le forze dell’ordine.
Un’affluenza elevatissima ("Non ho mai visto così tanta partecipazione a un consiglio", confessa la presidente Federica Mazzoni aprendo la seduta), che accende i fari su sicurezza urbana, degrado e criminalità. Tematiche che chiedono risposte celeri per una "situazione fuori controllo", come descrivono i residenti che, a turno, si passano la parola per manifestare le proprie difficoltà.
Ma c’è una richiesta che accomuna i filo-amministrazione e gli scettici: "Basta fare propaganda politica sui problemi che toccano" sia i cittadini sia i commercianti. I fari sono puntati in particolar modo sull’aumento dello spaccio e del consumo nell’area tra le vie Carracci, di Vincenzo e via Niccolò dall’Arca, che avviene alla luce del giorno sotto casa di molti: "Ormai con i pusher ci salutiamo per strada, perché sappiamo benissimo chi sono", ammette una cittadina, a cui la maggior parte dei presenti risponde ridendo. "Ma non fa ridere. Questo sottolinea la gravità del problema", conclude lei.
Ed effettivamente lo stesso problema viene sollevato da molti altri residenti, dopo il primo intervento. Alcuni chiedono lo spostamento da via Carracci 59 dell’Unità di strada rivolta a persone con consumo problematico o dipendenza da sostanze. Anche se per tanti cittadini, "avere operatori per strada è l’unica soluzione".
Diversi gli interventi in programma, senza troppe scintille, interrotti da qualche momento di agitazione tra il consigliere della Lega, Vincenzo Menna e alcuni residenti. Tra i presenti, Simona Bentivogli, rappresentante dei commercianti Ascom in Bolognina: "Il problema è ormai esploso, di giorno e di notte – racconta –. Noi commercianti non chiediamo al territorio, ma lo nutriamo e garantiamo un presidio pulito. Così non possiamo più continuare". Un riconoscimento, da parte dell’associazione, al comandante dei carabinieri della stazione Navile Nicola Patti, "sempre presente". "Noi non ci risparmiamo di fronte alla domanda altissima. La sicurezza non è né di destra né di sinistra", osserva lo stesso Patti.
Dopo tre ore di consiglio, l’assessora Madrid chiude il cerchio: "La paura delle persone è oggettiva, va presa e affrontata con diversi strumenti – inizia –. Entro dieci giorni accenderemo 60 luci in più per il potenziamento dell’illuminazione; metteremo altre telecamere, anche se queste non evitano il reato, ma aiutano le indagini. Continueremo con i controlli in modalità coordinata, anche con servizi appiedati". Oltre a questo, un bando per chi è stato vittima dei vandalismi contro le auto e l’acquisizione di due box al mercato Albani.
Mariateresa Mastromarino