
Un miliardo e 103 milioni di euro di appalti acquisiti al febbraio 2023, in crescita del 21,1% rispetto ai 910,6 del febbraio 2022. Sono i numeri del Cns, Consorzio Nazionale Servizi, resi noti nel corso dell’assemblea dei soci in cui è stato presentato il budget 2023 e l’aggiornamento del piano industriale. Il dato sul valore degli appalti acquisiti, in crescita rispetto all’anno precedente, sale a 1,262 miliardi di euro considerando anche le aggiudicazioni definitive di gare vinte di Cns e a 1,643 miliardi con l’aggiunta delle aggiudicazioni provvisorie. Traguardi raggiunti anche grazie all’ingresso in nuovi mercati, gestione di servizi digitali e centri unici di prenotazione, e agli investimenti in innovazione che hanno consentito un costante miglioramento delle capacità tecniche e delle performance di qualità nelle gare. Ai soci è stato presentato anche un focus sulle gare Pnrr vinte dal Consorzio Nazionale Servizi: 14 gare, 30 lotti, 184,8 milioni di euro di valore.
"Il valore degli appalti acquisiti dice, in maniera chiara, che Cns crea opportunità per i soci, sempre più centrali nelle nostre strategie di sviluppo. Abbiamo lavorato guardando al futuro, gli effetti positivi si vedranno a partire dal 2024 – commenta Alessandro Hinna, presidente del consiglio di gestione di Cns –. Siamo in un contesto in cui è ormai evidente la difficoltà delle pubbliche amministrazioni, soprattutto quelle piccole, di rispettare le scadenze del Pnrr. Quel piano rappresenta una grande opportunità di modernizzazione che il Paese non deve perdere: sono fondi che non vanno semplicemente spesi: devono essere spesi bene, nell’ottica di ridurre le disuguaglianze nei territori e creare nuove opportunità".
Uno degli asset sui quali Cns sta puntando per rafforzare la competitività del consorzio e dei soci è Open Facility Management (Ofm), una innovativa piattaforma proprietaria che consente di aumentare l’efficienza nella gestione dei servizi di facility.