Conta dei danni tra frane e dissesti Dalla Città metropolitana 2,7 milioni "Lavori urgenti, anticipiamo i fondi"

I sindaci Lepore e Panieri (Imola): "Lo Stato ne mette a disposizione dieci, confidiamo ci rimborsi". Interventi anche a Monterenzio e Monzuno. "Serve decreto legge sull’emergenza della scorsa settimana".

Conta dei danni tra frane e dissesti  Dalla Città metropolitana 2,7 milioni  "Lavori urgenti, anticipiamo i fondi"

Conta dei danni tra frane e dissesti Dalla Città metropolitana 2,7 milioni "Lavori urgenti, anticipiamo i fondi"

La Città metropolitana ha stanziato 2,7 milioni di euro per riparare le strade provinciali danneggiate nei giorni scorsi dalle piogge che hanno colpito il territorio. L’obiettivo è di intervenire il prima possibile, assegnando direttamente i lavori alle imprese. Il finanziamento straordinario è stato presentato ieri mattina dal sindaco Matteo Lepore, assieme all’omologo Marco Panieri (Imola). La Città metropolitana ha già speso 300mila euro (altri 800mila arriveranno in un secondo momento) per i primi interventi di rimozione delle frane, della spazzatura e per la chiusura delle voragini causate dalle esondazioni dei fiumi e dagli smottamenti. "Sono quasi 10 i milioni di euro di risorse che mette a disposizione lo Stato – ha detto Lepore – è un intervento importante, le risorse le anticipiamo e sono avanzi del bilancio metropolitano. Ci auguriamo che vengano rimborsate dallo Stato".

Per Lepore è inoltre necessario un decreto legge speciale sull’emergenza dovuta al maltempo della scorsa settimana. E rispetto al miliardo di euro di danni calcolato dalla Regione, per l’area metropolitana di Bologna non c’è ancora una stima. "Stiamo finendo la conta dei danni, pubblici e privati, ma ci auguriamo che il governo non si limiti alle risorse annunciate. I danni purtroppo proseguono silenziosamente, perché le frane continuano e questo mette in difficoltà le aziende e non solo – ha aggiunto il primo cittadino –. Ricordiamoci anche delle vallate che rischiano di non riaprire per mesi perché i lavori dovranno durare molto". Inoltre, il sindaco ha spiegato che la Città metropolitana si è dotata di un nuovo "impianto quadro" per far fronte a emergenze di questo tipo. "Gli interventi di ora permetteranno di ripristinare la vita di alcune comunità, non sono gli unici interventi necessari – ha concluso Lepore –. Occorre ripristinare un fondo nazionale cospicuo su tutta la manutenzione del territorio. Il clima non è cambiato da oggi e i fenomeni capitano in modo sempre più improvviso, occorre adeguare il sistema di monitoraggio, manutenzione e tutela facendo scelte in discontinuità con il passato". Per quanto riguarda le criticità nella giornata di ieri su Bologna, il Comune a metà giornata parlava di assenza di allarmi particolari, malgrado la pioggia incessante. A sera, l’assenza di allarmi è stata confermata. Anche via Saffi costantemente monitorata dopo l’alluvione, non ha avuto bisogno di interventi.

Per quanto riguarda invece gli interventi più rilevanti che verranno realizzati con i 2,7 milioni di euro, riguardano principalmente la strada provinciale 59 di Monzuno, sull’Appennino bolognese, franata al chilometro 2, la strada provinciale 2 ‘Valle dell’Idice’ franata in più punti, la strada provinciale 75 Montemaggiore a Monte San Pietro.

Paolo Rosato

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro