Contagi a picco. "Ma non cantiamo vittoria"

Mai così pochi nuovi casi da inizio febbraio: 311. Pandolfi (Ausl): "Per stare tranquilli dovremmo scendere a meno di cento". Ieri 12 vittime

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di Donatella Barbetta

Era dall’inizio di febbraio che non si registravano numeri così bassi sui nuovi contagi Covid: 311 nel bollettino di ieri.

Riavvolgiamo il nastro con l’aiuto di Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl: "Non possiamo ancora cantare vittoria perché i dati rimangono alti – frena l’epidemiologo – e per stare tranquilli dovremmo scendere a meno di cento".

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Pandolfi scorre l’archivio. "Il primo febbraio avevamo 167 casi, poi nei giorni successivi 196, 290, 331, 273, 310 il 6 febbraio e 259 il 7", osserva. Non dimentichiamo che, in un mese circa i nuovi positivi hanno superato quota mille. Che fare allora? "Attendere che scenda anche il tasso di incidenza. Adesso la media dell’Azienda Usl è a 489-490 per 100mila abitanti, ed è vero che sta diminuendo, perché nella settimana tra il primo e il 7 marzo era di 603 casi ogni 100mila abitanti. Ma è ancora alta, per stare tranquilli dovrebbe scendere a 50 ed è già critico un valore sopra a 250".

Il distretto con il tasso più elevato ora non è più l’Appennino, ma quello chiamato Pianura ovest, "che comprende San Giovanni in Persiceto, Anzola, Calderara, Crevalcore, Sala Bolognese e Sant’Agata", precisa Pandolfi.

Come mai? "Abbiamo avuto un focolaio in una struttura, ora sotto controllo, che può aver determinato l’incremento".

Una buona notizia arriva dall’Rt a 0,89, come il giorno precedente. "Adesso bisogna valutare i dati di questa settimana, per il momento sono ancora da zona rossa", conclude Pandolfi.

Dodici le vittime di ieri: sei donne, dai 67 ai 98 anni, e sei uomini, dai 67 ai 95 anni; un anziano di 76 anni è deceduto a Imola. Nelle terapie intensive sono assistiti 122 pazienti, tre ricoveri in più di martedì.

Sui 311 nuovi casi di positività, 110 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 51 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing; è in corso l’indagine epidemiologica per 142. Sono 186 i casi sporadici e 125 inseriti in focolai.

 

 

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