Conto alla rovescia per ReUniOn: sabato festa in piazza con Prodi e Guccini

Venerdì parte la festa degli studenti dell’Alma Mater (il programma): 60 eventi e 200 ospiti fino a domenica Il rettore Dionigi: «Se vengono tutti, sarà un bel casino... Il mio futuro? Non so ancora che mestiere farò» FOTO Mandaci le foto dei tuoi anni all'Alma Mater con una breve didascalia a fotolettori@ilcarlino.net

Il rettore Ivano Dionigi e la locandina di ‘Reunion’,  la festa dell’Alma Mater che parte venerdì

Il rettore Ivano Dionigi e la locandina di ‘Reunion’, la festa dell’Alma Mater che parte venerdì

Bologna, 16 giugno 2015 – Si completa il programma di ‘Reunion’, il ritrovo di tutti gli studenti dell’Università che parte venerdì fino a domenica. Una tre giorni ricchissima: 60 eventi, tra incontri, dibattiti, mostre e spettacoli, con 200 ospiti e relatori legati a stretto giro all’Alma Mater. L’ultima novità è la festa di sabato sera in piazza Maggiore: video, letture, musica e laureati famosi come Chiara Gamberale, Valerio Massimo Manfredi, Francesco Guccini, Rula Jabreal, Ettore Messina e Romano Prodi. A chiudere la serata le canzoni di Samuele Bersani e di Fabio Curto, vincitore dell’edizione 2015 di ‘The Voice’: anche loro studenti dell’ateneo bolognese.

Impossibile prevedere quanta gente verrà. Gli iscritti al portale di Reunion per ora sono 7.500, ma, come spiega il rettore Ivano Dionigi, «se vengono tutti quelli che dicono ‘mi piace’, sarà un casino... ogni anno laureiamo 15mila studenti e se solo quelli di Bologna venissero tutti, saremmo già all’ingestibilità». Reunion aprirà venerdì, sempre in piazza Maggiore, con la cerimonia dei dottori di ricerca con Massimo Cacciari e la consegna del Sigillum magnum d’oro a Umberto Eco. A seguire, la proiezione del film ‘L’attimo fuggente’. Costo dell’iniziativa: 500mila euro, di cui 200mila di fondi dell’università e il resto legato a sponsorizzazioni, «un fundraising ancora in corso», spiega Dionigi. E proprio il rettore (il cui nome non è ancora uscito dal totosindaco) non ha sciolto del tutto le riserve sul proprio futuro: «Il 31 ottobre non so proprio che cosa farò – ammette Dionigi, il cui mandato è in scadenza –: ho un bel mestiere, esco da questa esperienza sfinito ma sereno».

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