Contrappunti, alla Galleria de’ Foscherari le sculture di Germano Sartelli

La seconda parte della mostra dedicat all’artista imolese

Immerso tra i fusti di alti faggeti, accarezzato dalle foglie, lontano dalla città, ma accanto all’incessante scorrere delle acque del Santerno. Chi ha avuto il piacere di conoscere Germano Sartelli – artista imolese scomparso nel 2014 – lo ricorda così: con le scarpe ben piantate nella terra delle ‘sue’ amate colline, avvolto nel silenzio di una natura che, per lui, ha sempre rappresentato il punto di partenza e ritorno. Terminata la mostra dedicata alle opere pittoriche del maestro, la Galleria de’ Foscherari presenta il secondo capitolo di Contrappunti, un’altra mostra focalizzata sulla sua produzione scultorea. L’appuntamento è oggi alle 17 in Via Castiglione 2. Sarà esposta una ricca serie di sculture che vanno dalla fine degli anni Cinquanta al 2009, anno in cui la galleria dedicò l’ultima personale a Sartelli. Tra le opere in esposizione compare anche un gruppo scultoreo che evoca un’atmosfera boschiva per mezzo di rami sottili, al di sopra dei quali l’artista è intervenuto creando dei segni in acciaio. Questi prelievi naturali rappresentano un modo per raccontare l’uomo, per soffermarsi sugli aspetti più semplici della vita e per attribuire nuovo valore alle parti di scarto. La mostra termina con due sculture in rete metallica in cui oggetti strappati al quotidiano vengono collocati entro una nuova ‘casa’ governata dalla luce.

Manuela Valentini

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