"Controlli a tappeto molto utili"

Due settimane fa, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è venuto a Bologna per firmare il ‘Patto per la sicurezza urbana integrata e la vivibilità di Bologna’ con il prefetto Attilio Visconti e il sindaco Matteo Lepore. In quel contesto, è stato organizzato il nuovo sistema di controlli a tappeto nelle zone ’calde’ della città, sulla scia di attività già sperimentate in grandi città metropolitane come Milano, Roma, Napoli. Il modello prevede l’impiego di moltissimi uomini delle diverse forze di polizia, anche con reparti speciali, per ’blindare’ con azioni repentine e mirate, anche più volte a settimana, una determinata zona della città con posti di blocco, pattuglie a piedi, controlli porta a porta degli esercizi commerciali. Il tutto per rendere più efficaci i controlli in quelle parti della città più sensibili a episodi di criminalità e degrado. Anche con funzione di deterrente. E ora, che il clima è molto teso anche sul fronte anarchico, questi interventi interforze potrebbero "risultare utili" a monitorare o individuare situazioni di potenziale pericolo, secondo il prefetto Visconti.

Sulla telefonata che minacciava un "grave attentato" in città, intanto, è al lavoro la Digos.

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