Bologna, un mese di blitz interforze col modello Piantedosi: tutti i numeri

Soddisfazione di prefetto, questore e comandante dei carabinieri. I controlli vengono effettuati con l’effetto sorpresa. Fusiello: in calo risse, aggressioni e molestie. Furti nelle abitazioni? Più controlli e telecamere

Controlli di polizia in zona Bolognina

Controlli di polizia in zona Bolognina

Bologna, 2 marzo 2023 - Quindici arresti, 25 denunce, 4 locali chiusi per revoca della licenza. E ancora quasi 4mila persone controllate e 39 violazioni fiscali. È quanto emerge dalle operazioni interforze che hanno interessato alcune zone della città dal 30 gennaio al 28 febbraio.

Il modello Piantedosi

Polizia, carabinieri, Guardia di Finanza e polizia locale hanno agito secondo il cosiddetto “modello Piantedosi”, la cui principale caratteristica sta nel fatto che i controlli vengono eseguiti secondo un effetto sorpresa. Sedici i servizi effettuati nelle zone più calde della città: Bolognina, stazione, Pilastro e Montagnola.

Soddisfazione di prefetto e questore

"Questo modello – precisa il prefetto Attilio Visconti – si è dimostrato fin da subito molto utile. I controlli hanno interessato anche gli esercizi commerciali, in quanto è importante che anche gli stessi esercenti collaborino affinché si ricrei a Bologna un clima di tranquillità e serenità". Soddisfazione anche nelle parole del questore Isabella Fusiello, che ha riscontrato un calo delle richieste soprattutto per quel che riguarda risse, aggressioni e molestie. "La presenza massiccia – ha spiegato – delle forze dell’ordine sul territorio ha dato grandi risultati. Inizialmente sono state messe in campo tra le 70 e le 80 unità, mentre adesso andiamo da 35 a 40 a seconda della disponibilità". Presente anche il comandante provinciale dei carabinieri Rodolfo Santovito che ha sottolineato come "il lavoro gomito a gomito tra le forze dell’ordine sia un valore aggiunto nel controllo della città".

“Furti nelle abitazioni? Più controlli, ma mettete in sicurezza le case”

Il tema dei furti in abitazione “è all'ordine del giorno del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica di Bologna, che settimanalmente tratta di questo argomento”. Lo ha spiegato il prefetto Attilio Visconti, interpellato dai giornalisti sul fenomeno che, da qualche tempo, ha visto una recrudescenza in città, con diversi episodi avvenuti soprattutto nella zona collinare.

"«Recentemente abbiamo ricevuto, insieme al sindaco, una delegazione di cittadini che abitano nella zona dei colli, molto preoccupati per episodi efferati, come furti e anche rapine in casa” ha detto Visconti, secondo il quale in quelle aree “il problema è anche logistico, per una carenza di rete internet che rende difficoltoso installare un sistema di videosorveglianza direttamente collegato alle sale operative”.

Il prefetto ha spiegato che sono stati intensificati i servizi di controllo delle forze di polizia, sebbene l'area sia molto estesa, e che si sta studiando l'installazione di telecamere nelle vie di accesso ai colli. “Nel frattempo - ha concluso - la richiesta agli abitanti è di aiutare le forze dell'ordine mettendo in sicurezza le proprie abitazioni”. 

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