Emilia Romagna, controlli dei Nas. Sequestrate oltre 11 tonnellate di cibo non sicuro

Sotto la lente 300 locali tra ristoranti, bar e stabilimenti balneari. Chiuse 11 attività commerciali, sigilli anche a un hotel

I controlli dei Nas

I controlli dei Nas

Bologna, 18 ottobre 2018 - Oltre 11 tonnellate di alimenti irregolari sequestrati, 75 persone segnalate all’autorità giudiziaria e amministrativa più la chiusura di 11 esercizi. E’ il bilancio dell’attività condotta dai Nas e che ha interessato, oltre alla provincia di Bologna, l’intera riviera emiliano-romagnola. I controlli hanno riguardato ristoranti, pizzerie, bar, esercizi di ristorazione etnica, gelaterie, stabilimenti balneari, camping, villaggi turistici e campeggi. Come accennato all’inizio, le 313 ispezioni operate hanno consentito di sequestrare complessivamente oltre 11mila kg di alimenti non idonei al consumo e privi di qualunque forma di tracciabilità ai fini della sicurezza alimentare, per un valore complessivo che sfiora i 500mila euro. Sono state segnalate alle competenti autorità giudiziarie 5 persone, mentre altre 70 sono state segnalate in via amministrativa per carenze igienico sanitarie. Sono state contestate violazioni amministrative per un ammontare complessivo pari a 200mila euro circa e sospese 11 attività del valore stimato che supera i 4 milioni di euro. In provincia di Bologna, in particolare, sono state controllate 138 attività, 35 delle quali sono risultate non in regola. Sono stati denunciati, all’autorità giudiziaria, cinque operatori per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, sono stati multati 31 operatori per un importo di oltre 60mila euro di sanzioni e sequestrate oltre 6 tonnellate di alimenti scaduti di validità e privi delle informazioni relative alla tracciabilità. Sospese tre attività di ristorazione etnica a seguito di riscontrate carenze igienico–sanitarie; sospesa l’attività di un supermercato per assenza dei requisiti igienico-sanitari. In provincia di Forlì - Cesena sono state controllate 40 attività, 9 delle quali sono risultate non in regola. Sono stati contravvenzionati 7 operatori per violazione a norme igienico–sanitarie dell’importo complessivo di oltre 20mila euro, sono state sequestrate quasi 3 tonnellate di alimenti scaduti di validità e privi delle informazioni riguardanti la tracciabilità ai fini della sicurezza alimentare. Sospesa l’attività di produzione di alimenti di origine animale.

In provincia di Rimini sono state ispezionate 60 attività, 8 delle quali sono risultate non in regola. È stata sospesa l’attività di un albergo, del valore di 1 milione di euro circa, per carenze igienico-sanitarie, venivano, inoltre, multati 8 esercenti per un importo di 20mila euro circa e sequestrata una tonnellata circa di alimenti scaduti di validità e privi di ogni forma di tracciabilità. Sono state sospese 2 attività. In provincia di Ravenna sono state ispezionate 40 attività, 16 delle quali sono risultate non in regola. Sono stati contravvenzionati 15 esercenti per un importo pari a 35.000 euro circa e sequestrati 300 kg di alimenti scaduti di validità e privi di ogni forma di tracciabilità. Sospesa l’attività di un esercizio di ristorazione e birreria del valore di 100mila euro. Infine, in provincia di Ferrara, sono state ispezionate 35 attività, 8 delle quali sono risultate non in regola. Sospesa l’attività di una azienda ortofrutticola del valore stimato di 800mila euro, sequestrati 500 kg di prodotti ittici privi delle informazioni relative alla tracciabilità ai fini della sicurezza alimentare e sanzionati 8 esercenti per un importo pari a 22mila euro.  

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