
Oggi alle 16 l’appuntamento sull’ex premier con Patuelli, Varni, Balzani, Melloni e la direttrice Agnese Pini
"Una Bologna che nasce dal Risorgimento, realizzazione delle aspirazioni alla libertà e alla democrazia, una Bologna ‘carducciana’, capace di guardare al passato per costruire un futuro di libertà ed emancipazione democratica". Il professor Angelo Varni spiega così la visione che Giovanni Spadolini aveva della città delle Due Torri. Lo spunto è il convegno ‘La Bologna di Giovanni Spadolini. Gli anni de il Resto del Carlino 1955-1968’, organizzato dalla Fondazione Spadolini Nuova Antologia, che andrà in scena oggi (dalle 16) nell’Aula Giorgio Prodi di piazza San Giovanni in Monte.
L’appuntamento si focalizza sul rapporto tra l’ex presidente del Consiglio e il capoluogo emiliano-romagnolo, legame che si rafforzò durante la lunga direzione del quotidiano bolognese. "Spadolini fu un grande protagonista della vita cittadina, in quegli anni di profonda trasformazione, in cui Bologna si risollevava dalle miserie del Dopoguerra, riuscendo a costruire una società ben più ricca, viva e dinamica", continua Varni, che sarà uno dei relatori.
Con lui ci sarà il professore Roberto Balzani, che analizzerà il nucleo politico del pensiero di Spadolini. "Direttore di un giornale nazionale a trent’anni – sottolinea Balzani -, Spadolini si trova a guidare un giornale strutturalmente moderato e centrista, confrontandosi con la realtà di Lercaro e di Dozza, uno sguardo duplice con esperimenti di riforma che prescindevano dalla natura delle collocazioni politiche contrapposte". Spadolini era "uomo del dialogo e dunque sa cogliere anche gli elementi di innovazione del centrosinistra – continua Balzani -, questa cosa mi ha sempre colpito, visto che ho avuto la fortuna di conoscerlo quando ero più giovane".
I saluti istituzionali al convegno saranno portati dal sindaco Matteo Lepore, dal rettore Giovanni Molari e da Sara Riffeser Monti, Editore di Quotidiano Nazionale. L’introduzione sarà fatta da Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia, mentre, oltre a Varni e Balzani, si segnalano i contributi di Antonio Patuelli, storico e presidente dell’Abi, con ‘Spadolini riservato’, Alberto Melloni, ordinario di storia del cristianesimo nell’Università di Modena-Reggio Emilia, con ‘Stato e Chiesa: la Bologna di Dossetti e Dozza’ e da Agnese Pini, direttrice di Giorno, Nazione, Resto del Carlino, Qn e Luce, che si focalizzerà sulla guida di Spadolini sul giornale.
Andrea Bonzi