"Convinto su tutto". Sergio Lo Giudice appoggia Elly: "Temi da vera sinistra"

"Riportiamo dentro il partito i tanti che ora sono fuori"

Sergio Lo Giudice

Sergio Lo Giudice

"Elly ha idee chiare, che coincidono con le mie. Del suo intervento mi ha convinto tutto". Sergio Lo Giudice – presidente di ReteDem, capo di gabinetto della Città metropolitana, nella direzione nazionale del Pd – conferma il suo appoggio, che era nell’aria, a Elly Schlein nella corsa alla segreteria dem.

Dovesse scegliere, che cosa le è piaciuto di più?

"L’accento sulla terna giustizia sociale, diritti civili e ambiente, temi cardine dell’intervento".

La Schlein riprenderà la tessera Pd. Che ne pensa?

"Credo che il campo progressista, ecologista, ambientalista e, aggiungo io, laburista, non si può costruire senza o fuori dal Pd. In questi anni Elly ha costruito tanto su questi temi fuori dal Pd, e ora li porta dentro".

A chi parla la Schlein?

"La sua candidatura può catalizzare intorno a un progetto varie anime della sinistra diffusa, per costruire un partito con chiara identità riformista, di governo, unitaria. E che abbia parole d’ordine finalmente più radicali".

Vi rivolgete anche agli ex dem oggi in Articolo 1?

"Dobbiamo cercare di riportare a casa gli amici e i compagni di Articolo 1, usciti dal Pd durante il tornado renziano, una stagione che vogliamo lasciarci alle spalle. Non solo...".

Chi altri?

"I veri interlocutori non sono solo le forze politiche organizzate fuori dal Pd, ma anche la marea di persone che potrebbero stare nel Pd, ma non ci stanno perché non convinti da quello che è oggi il nostro partito. Insomma, c’è tanto Pd fuori dal Pd. Ma Elly parla anche al cuore dei tanti che, dentro al partito, si impegnano ogni giorno per contribuire al cambiamento".

Come pensate di riconquistare gli elettori disillusi?

"Dicendo parole nette su temi come redistribuzione della ricchezza, giustizia sociale, lavoro. E ancora, diritti civili, libertà individuali, questione di genere e transizione ecologica".

Che cosa pensa della proposta del sindaco Lepore di rinominare il Pd ‘Partito democratico e del lavoro’?

"La trovo un’ottima idea. Ma non va considerata una proposta di marketing: il tema non è il restyling del brand, ma la proposta politica di ridare centralità al tema del lavoro nel nuovo Pd su cui stiamo discutendo. E non si riferisce solo al lavoro operaio, perché dobbiamo farci carico di interpretare il lavoro che cambia, le trasformazioni della produzione, la centralità e le problematicità del lavoro terziario, che è il nuovo lavoro povero".

Luca Orsi

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