Bologna, 15 maggio 2025 – Non chiamateli solo tifosi vip. Sono di più. Cesare Cremonini e Gianni Morandi sono il giocatore che in Nba premierebbero come sesto uomo dell’anno. Soffrono. Cantano. Esultano. Piangono.

E a fine partita, poco prima che capitan De Silvestri alzi la coppa, sono lì: in mezzo al campo, sudati, commossi, esausti. Sono i primi ad avvicinarsi ai calciatori e gli ultimi ad andarsene.
E così nell’era digitale i social diventano lo scrigno per raccogliere diapositive indelebili: Facebook, Instagram e X (o Twitter) come album delle figure da cui attingere. Morandi, una manciata di minuti dopo il fischio finale, pubblica una foto al centro del prato dell’Olimpico e commenta: “Che gioia! Un grande trofeo dopo tantissimi anni...”. Cremonini compare praticamente in ogni scatto o video di ieri sera. Luca Carboni non ha risparmiato diverse ‘storie’.

I social sono una festa rossoblù. Ci sono le congratulazioni di chi per una sera si è sentito bolognese, come Francesco Aquila vincitore di MasterChef (“Da domani solo tortellini”, scrive) o come la Gialappa’s Band (“Congratulazioni al Bologna”, con tanto di meme esilaranti).
Ci sono le esultanze di chi è bolognese da tutta la vita, come i meloniani Galeazzo Bignami e Marco Lisei, che la partita l’hanno vista in tribuna.

C’è la gioia del sindaco Lepore (“Una notte indimenticabile”) e quella del governatore de Pascale (“Una notte magica”). C’è l’influencer bolognese per eccellenza, il padre degli umarells Danilo Masotti. Ma il calcio avvicina anche chi al calcio avvezzo non è, come l’assessora regionale al Welfare Isabella Conti: “Mio padre piange e mi scrive ‘nel 74 era allo stadio col nonno’”, le sue parole. Il Bologna vince. Anche sui social.
