Bologna, 15 maggio 2025 – Mister Vincenzo Italiano scende dal treno alle 5.06. Ha la Coppa Italia in braccio. La tiene stretta. L’ha conquistata con sudore e fatica, insieme alla sua squadra. Un sogno che si realizza per tutta Bologna. “Due anni fa avevo perso una finale di Coppa Italia, giocandola bene. C’ero rimasto male. Ci siamo presi questa rivincita e devo dire che è stupendo”, racconta Italiano.
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Sul Frecciarossa arrivato da Roma insieme a lui c’è tutto lo staff. E poi tifosi, vip, ospiti. Di giocatori c’è Santiago Castro che indossa la bandiera dell’argentina: “Testa a domenica, siamo contenti per i tifosi e per le nostre famiglie”. E poi Sam Beukema con un cerotto sul viso dopo la ferita rimediata nella finale vinta contro il Milan.

I tifosi hanno festeggiato per tutta la notte in Piazza Maggiore. In stazione i superstiti sono pochi. In città iniziano a tornare pian piano i 30mila bolognesi, mentre sale il sole, che hanno perso la voce all’Olimpico di Roma. Tra lacrime e abbracci, per una notte che non dimenticheranno mai.
In stazione c’è chi chiede una foto al tecnico. Chi ai giocatori. Video, selfie. Un rituale che c’è stato anche durante il viaggio da Roma a Bologna, con il treno che è partito alle 2.10. C’è anche Luca Carboni. Molti giocatori invece hanno deciso di tornare con i propri mezzi. C’è anche chi ha deciso di festeggiare a Roma.
A piedi la carovana dello staff e del gruppo squadra si è poi diretta all’uscita ovest della stazione. Due pullman si sono così diretti a Casteldebole dove erano presenti una ventina di tifosi.
Gli irriducibili. Come Manuel Risuglia, 28 anni, e Simone Montanari, 24enne. Con la Clio bianca di quest’ultimo sono andati all’Olimpico a Roma. E poi sono tornati a Bologna. Erano a Casteldebole ancora prima che arrivassero i pullman della squadra.

E Simone racconta: “Emozione unica, è stato bellissimo. Abbiamo detto vogliamo arrivare prima della squadra. Ma al ritorno la squadra non era al completo. Però solo vedere il mister, con la Coppa Italia in mano, è stato bellissimo. L’ho ringraziato. Io fino a qualche anno fa il Bologna che vinceva la Coppa Italia lo vedevo solo alla PlayStation. Oggi invece è reale. Vedere 30mila bolognesi cantare, con le bandiere, già due ore prima del fischio d’inizio. C’era proprio la voglia di portare a casa questo trofeo. Da parte di tutti”.

Tra i presenti anche un parroco arrivato da San Marino. E poi Alessandro Guerra, pensionato di Tresignana, in provincia di Ferrara. In piena notte, dopo la vittoria, è partito per Bologna. Per festeggiare con la città. “Che bello vedere il mister con la Coppa”. Una immagine che mai nessuno dimenticherà.