
Dalla Montagnola al centro storico, la gente si riversa per le strade a esultare. Una gioia indescrivibile: "Da due anni stiamo riscrivendo la nostra storia".
"Se è un sogno non svegliateci". Tutta Bologna è scesa in piazza questa notte dopo la conquista della Coppa Italia contro il Milan per 1-0 allo stadio Olimpico, per la prima volta dopo 51 anni. In meno di trenta minuti dal triplice fischio, l’intero Quadrilatero si è riempito. Cori, fumogeni, bandiere, clacson, di tutto e di più per celebrare questo incredibile traguardo. Una grande festa proseguita per diverse ore della notte. Ma c’è un detto che dice che "il giorno dopo è ancora più bello" ed effettivamente potrebbe essere stato questo lo stato d’animo di tutti i tifosi del Bfc al momento del risveglio di questa mattina.
La sensazione è stata quella di aver vissuto un momento storico per la città e la squadra. Facciamo un passo indietro. La festa è iniziata intorno alle 23 di ieri sera, quando davanti al maxischermo in Montagnola l’assordante rumore ha reso persino impossibile la comprensione delle parole della persona al proprio fianco. Tant’è che "non avevo capito di aver vinto", confessa un ragazzo. La gente che percorre i portici di via Indipendenza ci ricorda che a Bologna c’è il mare, solo che è rossoblù ed è formato da onde di persone. Una volta arrivati sotto al Nettuno, l’oceano di tifosi si rende conto che la squadra ha compiuto un’impresa. E quindi i tanti supporter rossoblù ripensano con gli occhi lucidi ai momenti salienti di una delle partite di cui si ricorderanno per tutta la vita. Prima della sfida, i tifosi alla Montagnola scaldano l’ugola intonando diversi cori del Bologna. "È da due anni che stiamo riscrivendo la nostra storia, ora vogliamo un trofeo", applaude una signora prima del fischio d’inizio. La coppa è arrivata ed è anche grazie a un tifo da stadio. La partita è intensa e ricca di emozioni. Il match si sblocca con la rete di Ndoye, che sprigiona la gioia della Montagnola: "Sìl!", urla il popolo rossoblù. Non è finita.
Il Milan attacca alla caccia del pareggio e sale la tensione dei tifosi: "Che sofferenza", tremano i più giovani mentre si mangiano le unghie dal nervosismo. Gli applausi della Montagnola e di piazza Maggiore sono soprattutto per Vincenzo Italiano "l’uomo che nelle finali è sempre caduto in piedi e oggi si è preso la sua rivincita", racconta un tifoso. Scorre il cronometro fino al momento tanto atteso: al triplice fischio le urla danno il via alla serata. In migliaia corrono commossi verso il centro, in quella è stata una notte magica per la città. Questa è anche la vittoria che permette al Bologna di raggiungere l’obiettivo Europa League e questo i tifosi lo sanno bene: "Due stagioni di fila in una competizione europea: è una cosa surreale". Senza dimenticare, ovviamente, che nel 2025-2026 il Bologna giocherà con la coccarda tricolore sul petto, simbolo che la squadra detentrice della coppa può applicare per tutta la stagione successiva alla vittoria. Per questo è facile comprendere i bolognesi, che non aspettano altro che "acquistare la nuova maglia".