Coronavirus, l'Università di Bologna sospende i viaggi verso la Cina

Il provvedimento dell'Ateneo, che predispone una pagina web con tutte le informazioni sul virus

Coronavirus, la gente si difende con le mascherine (Foto Ansa)

Coronavirus, la gente si difende con le mascherine (Foto Ansa)

Bologna, 31 gennaio 2020 - "Come altri atenei europei lo scorso 28 gennaio l'Università di Bologna ha invitato a sospendere temporaneamente tutti i viaggi previsti in Cina per motivi di studio, ricerca o conferenze fino a nuovo avviso”. Con una lettera inviata via posta elettronica a tutti i professori e agli iscritti all'Alma Mater, il prorettore vicario Mirko Degli Esposti, che è anche presidente del Centro di ateneo per la tutela e promozione della salute e sicurezza, annuncia il provvedimento dovuto all'allarme coronavirus.

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“La ragione principale di questa decisione – spiega - non è solo il rischio di infezione da 2019 -nCoV, ma anche la natura imprevedibile dell'epidemia, il rischio associato di disordini sociali nelle aree colpite o le restrizioni di quarantena, che potrebbero rendere impossibile il ritorno a casa".

L'Alma Mater ha quindi attivato una casella di posta elettronica ad hoc (coronavirus@unibo.it) per tutti coloro che vogliono avere maggiori informazioni sul virus e ha predisposto una pagina web dedicata. Sul portale si spiega che cos'è questo nuovo coronavirus, che sintomi dà, come si può essere contagiati e cosa fare per prevenire l'infezione, a partire da semplici suggerimenti di buon senso diffusi anche dall'Oms: lavarsi le mani spesso, coprirsi la bocca e il naso quando si tossisce e starnutisce, evitare contatti ravvicinati con chi è malato.

L'Ateneo sottolinea poi che le infezioni confermate da 2019-nCoV provocano sintomi lievi nell'80% dei casi ed è mortale nel 2% delle situazioni. A docenti e studenti che tornano dalla Cina con sospetti sintomi del virus, l'Alma Mater raccomanda di rivolgersi subito al medico o chiamare il numero verde del ministero (1500), di ridurre al minimo i contatti con altre persone, non frequentare posti affollati, non seguire le lezioni o altre attività universitarie. In assenza di sintomi, invece, si consiglia di tenere monitorata la temperatura corporea ogni giorno e, in caso di febbre, chiamare il numero verde. Gli studenti che di recente sono stati in Cina e non presentano sintomi, afferma l'Ateneo, "possono frequentare le lezioni o altre attività curricolari senza limitazioni e senza la necessita' di indossare maschere protettive".

Allo stesso modo, in caso di visite di docenti o studenti dalla Cina, l'Alma Mater invita il proprio personale a chiedere loro di "monitorare attentamente il loro stato di salute prendendo la temperatura e osservando altri possibili sintomi durante i primi 14 giorni dopo la partenza dalla Cina", informandoli su come ricevere cure mediche in caso di malattia.

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