Coronavirus Bologna 4 aprile, 10 morti e 86 nuovi contagi. "Continua il calo"

Tra città e provincia i casi positivi salgono a quota 2.127. Il commissario Venturi è ottimista, ma bacchetta chi trasgredisce

Emergenza Covid-19

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Bologna, 4 aprile 2020 – Contagi in calo e numero di decessi che si allontana dal preoccupante 31 di ieri, quando però come confermato dal commissario all’emergenza Sergio Venturi c’era stato un ritardo nella comunicazione che aveva portato in sostanza a un accumulo di dati. Ci sono ancora più luci che ombre nella parte bolognese del consueto bollettino quotidiano della Regione sull’emergenza Coronavirus.

Leggi anche: I dati di oggi in Emilia Romagna - I contagi nelle Marche - Vestiti, oggetti, stanze: la potenza del morbo - Iss: "Isolare gli animali dal padrone infetto" La brutta notizia è rappresentata dalle 10 ulteriori vittime, ma come già accennato va rimarcato che, rispetto a ieri, il calo è notevole; e si torna in linea con il numero di decessi dell’altro giorno, quando erano stati 7.

Rispetto a 24 ore fa, i nuovi positivi al Coronavirus sono 86 in più: erano stati 99 ieri e 129 il giorno prima. Insomma: con i tamponi che aumentano, il trend appare realmente in calo. Nel complesso, tra Bologna e provincia (escluso il circondario imolese) i contagiati salgono a quota 2.127. Prosegue il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto messo a punto dalla Regione. Realizzata la riconversione di risorse in posti letto ordinari in posti letto di terapia intensiva: 818 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (161 terapia intensiva, di cui 16 a Imola). 

"E' irreponsabile quello che vedo fuori. Non vorrei mai che si facesse l'abitudine alle decine di morti: capisco le esigenze, ma quello che ci si chiede è solo di resistere ancora qualche settimana rispettando i divieti. Lo dobbiamo ai sanitari che stanno lavorando sentra tregua da settimane. Se il virus dovessere tornare in forza, ci verrebbe mancare un diritto: avere un letto dove essere curati - è il duro monito del commissario Sergio Venturi -. Non ci siamo andati molto lontani, adesso c'è bisogno di senso di responsabilità.

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