Coronavirus Bologna, altri due morti. I contagiati sono 86

Sono deceduti due anziani dell bocciofila di Medicina. Positivo al Covid-19 anche un infermiere del Rizzoli. Gli infetti sono 6 in più rispetto a lunedì. Task force per i tamponi

Coronavirus, il 10 marzo in provincia di Bologna gli infetti sono 86

Coronavirus, il 10 marzo in provincia di Bologna gli infetti sono 86

Bologna, 10 marzo 2020 - Ci sono altri due morti per Coronavirus in provincia di Bologna, lo fa sapere la Regione. Si tratta di due uomini 87 e 77 anni, residenti a Medicina e già ricoverati a Bologna

I decessi nella provincia di Bologna ora sono quattro: nei giorni scorsi erano deceduti due anziani: Massimo Bizzini, 85 anni, cardiopatico e Silverio Venturi, 67 anni, di Rocca Pitignana di Gaggio Montano, che soffriva di una grave insufficenza renale ed era dializzato, in attesa di un trapianto.

Salgono a 86 i casi di Coronavirus nella nostra provincia, 6 in più rispetto a ieri. Di questi 37 sono concentrati nel territorio imolese (due in più rispetto a ieri). 

In Emilia-Romagna sono complessivamente 1.533 i casi di positività al Coronavirus, 147 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. 

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Nel dettaglio, attualmente sono 9 i pazienti positivi ricoverati negli ospedali dell’Azienda Usl di Bologna. Nel dettaglio otto all’Ospedale Maggiore (7 in Terapia Post Intensiva, uno in Medicina d’Urgenza), uno all’Ospedale di San Giovanni in Persiceto (reparto di Medicina).

Al Sant'Orsola è stata creata una task force infermieristica per i tamponi così da velocizzare le operazioni e supportare il personale dei reparti. Sono 31 i pazienti positivi ricoverati alle Malattie Infettive: 9 donne, di cui 3 residenti a Bologna, uno a Castenaso, uno a Grizzana Morandi, uno a Budrio, uno a Medicina, uno ad Anzola Emilia e uno a Castel S. Pietro. 22 uomini, di cui 5 residenti a Bologna, 7 a Medicina,uno a Casalecchio di Reno, uno a S.Lazzaro di Savena, uno ad Anzola Emilia, uno a Imola, uno a Crespellano, uno a S.Giorgio di Piano, uno a Lama Mocogno (Modena), uno a Dorno (Piacenza), uno a Pianoro e uno a Valsamoggia.

Sono 13 invece i pazienti positivi ricoverati in Terapia Intensiva: due donne residenti a Piacenza e 11 uomini, di cui 8 residenti a Piacenza, uno a Rottofreno (Piacenza), uno a Guastalla (Reggio Emilia) e uno a Medicina Sono sette i  pazienti infetti ricoverati in Rianimazione: 6 uomini, di cui uno residente a Medicina, uno a Bologna, uno a S.Giorgio di Piano, uno a Comacchio (Ferrara), uno a Piacenza e uno a Monticelli d'Ongina (PC), una donna residente ad Anzola Emilia.

All’Azienda USL di Bologna sono 104 tra infermieri e operatori socio sanitari, e 35 i medici, in isolamento cautelativo. Al Policlinico di S. Orsola sono 53 tra infermieri, oss e medici.

Positivo un infermiere del Rizzoli

Intanto è risultato positivo al Covid-19 un infermiere della Chirurgia del Rachide dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Lo fa sapere lo stesso Istituro in una nota, che precisa: "L’infezione è stata contratta in ambiente domestico".

Il Rizzoli "ha assunto tutti i provvedimenti stabiliti dalla task force interaziendale per la gestione del Coronavirus e in base agli esiti dell’analisi epidemiologica sono state applicate le disposizioni previste per pazienti ricoverati e personale del reparto". E ancora: "I pazienti ricoverati potenziali contatti sono stati dimessi e affidati all’Igiene Pubblica di competenza per l’attivazione delle misure a domicilio".

I pazienti non dimissibili e non rientranti nei potenziali contatti, invece, "sono stati trasferiti presso altri reparti del Rizzoli, mentre rimangono nello stesso reparto in adeguate condizioni di isolamento funzionale e osservazione clinica i pazienti non dimissibili potenziali contatti".

Per quanto riguarda il personale, "tutti i potenziali contatti sono seguiti a domicilio dall’Igiene Pubblica secondo le procedure previste (3 medici e 16 infermieri in isolamento domiciliare precauzionale)". Il reparto rimane in funzione, benché ad attività ridotta, per garantire adeguata assistenza a tutti i pazienti ricoverati.

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La riorganizzazione degli ospedali

Sospese le visite e le prestazioni specialistiche programmate. Sospese da oggi, 10 marzo, negli ospedali e nelle strutture territoriali dell’Azienda Usl di Bologna e del Policlinico di S. Orsola, le visite specialistiche programmate. I cittadini già prenotati sono stati informati tramite un sms. Garantite le visite e le prestazioni urgenti, oncologiche, quelle inserite nel Percorso nascita, i trattamenti anticoagulanti orali.

Ridotta l’attività libero professionale. Per contribuire a ridurre gli accessi agli ospedali, anche in considerazione delle ultime indicazioni ministeriali, sono numerosi i professionisti che hanno ritenuto volontariamente di sospendere l’erogazione delle prestazioni in libera professione ambulatoriale. Le aree nelle quali, come conseguenza di questa riduzione volontaria, si registra una diminuzione delle disponibilità sono l’area cardiologica, endocrinologica, ginecologica, pediatrica, della medicina interne e la diagnostica. Tutti i cittadini sono stati avvisati e le prestazioni saranno riprenotate non appena possibile.

 

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