Coronavirus Bologna, altri due morti al 'San Domenico' di Budrio

Gli ospiti avevano 83 e 78 anni. La direttrice della casa residenza: "Attivata un’unità operativa Ausl nella nostra struttura"

Maria Grazia Polastri, direttrice della casa residenza anziani 'San Domenico' a Budrio

Maria Grazia Polastri, direttrice della casa residenza anziani 'San Domenico' a Budrio

Budrio (Bologna), 31 marzo 2020 - Salgono a tre i deceduti da Coronavirus nella casa residenza anziani ‘San Domenico’ di Budrio. Attualmente sono 8 gli ospiti positivi e, di questi, tre sono nella struttura e cinque all’ospedale. Gli anziani deceduti sono uno di 89 anni, scomparso l’altro giorno, e gli altri due di 83 anni e 78 anni hanno perso la vita ieri. Tutti gli ospiti non sono autosufficienti e, in particolare, i tre scomparsi avevano patologie prima di essere contagiati dal virus.

Leggi anche Buoni spesa: cerca il tuo Comune / PDF  Pregliasco: "Picco vicino" - La cura a domicilio  Lo studio: "Ecco quando si azzereranno i contagi"

La direttrice della casa residenza anziani San Domenico, Maria Grazia Polastri, spiega: "Qualche giorno fa abbiamo ricevuto la segnalazione del primo caso di Coronavirus all’interno della struttura. Subito abbiamo attivato tutte le procedure in collaborazione con l’Ausl. L’ipotesi è che il virus potrebbe essere stato portato all’interno della residenza da un lavoratore, perché appena si è diffusa l’epidemia abbiamo subito chiuso la struttura alle visite. I nostri ospiti hanno in alcuni casi serie patologie e non possono allontanarsi dalla struttura. Al dispiacere per queste perdite, si aggiunge quello per le famiglie, che non hanno potuto vedere i lori cari da settimane".

Le mascherine per ora non mancano: "Siamo stati riforniti da Asp e Protezione Civile – prosegue Polastri –, ma servono sempre e speriamo di averne ancora". Per quanto riguarda il personale Polastri ha agito nella massima sicurezza: "Appena abbiamo appreso che alcuni dipendenti erano stati in contatto con persone positive, li abbiamo subito lasciati a casa, per evitare ulteriore rischi. Anche nel caso ci fossero lavoratori con i primi sintomi. Il nostro medico competente è stato attivato affinché vengano fatti i tamponi a tutti i dipendenti e ospiti. All’interno della struttura, inoltre, si è insediata una unità operativa della Ausl per dare supporto".

Il sindaco Maurizio Mazzanti, ieri sera, durante una diretta Facebook, ha espresso il proprio cordoglio a nome di tutta l’amministrazione per gli anziani deceduti. I referenti Marco Iacono di Fp Cgil, Felicia Dimase di Cisl Fp e Stefano Di Petta di Uil Fpl sono preoccupati: " Oltre al peggioramento della situazione al San Domenico, abbiamo avuto notizia di una positività accertata in ospedale per un ospite della casa residenza anziani di Minerbio. Tutto questo dimostra con drammatica chiarezza, come le strutture residenziali per anziani rappresentino al momento uno degli ambienti più a rischio per l’espansione del contagio da Covid-19. Le misure di protezione devono avere la medesima priorità che hanno negli ospedali. Il presidio sanitario interno alle case residenza anziani va rafforzato e va coordinato dall’Ausl. Per il San Domenico, siamo stati informati dalla direzione che l’Asl ha fornito adesso una unità operativa specifica sanitaria (medico e infermieri) e che è stata avviata dall’Igiene Pubblica la campagna di tamponi per gli ospiti: non solo, è stato chiesto dall’azienda di fare i tamponi sia agli operatori a casa che a qu elli che sono in servizio. Inoltre la direzione ci ha comunicato che la ‘San Domenico’ è impegnata costantemente a coprire tutte le assenze degli operatori per quarantena o malattia, ammontanti complessivamente a quindici unità. Al contempo, riceviamo però segnalazione di carichi di lavoro insostenibili per il personale ancora in servizio".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro