Coronavirus Bologna, caso sospetto al Sant'Orsola

È stato ricoverato e ora è in isolamento, in attesa dei risultati del test. Tampone negativo invece per un altro uomo sotto osservazione speciale

Il laboratorio di analisi specializzato Crrem, al Sant’Orsola

Bologna, 22/02/2020. Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna Policlinico di S. Orsola. CRREM Centro di riferimento regionale per le emergenze microbiologiche. Analisi campioni sospetto Coronavirus. Foto Paolo Righi

Bologna, 24 febbraio 2020 - Un caso sospetto di Coronavirus al Sant’Orsola. Si tratta di una persona arrivata in ospedale ieri, con sintomi riconducibili a quelli del temuto virus. La persona – non si sa se uomo o donna, né se sia bolognese o proveniente da un’altra città – è attualmente ricoverata in terapia intensiva, in isolamento, in attesa dei risultati dei tamponi.

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Questo esame, l’unico per il momento in grado di rilevare con certezza la presenza del virus, si divide in due prelievi distinti. Per i risultati di ciascuno dei due tamponi ci vogliono cinque ore, dunque solo dopo dieci si può avere la certezza dell’eventuale contagio. Si scoprirà dunque in mattinata se la persona in questione è positiva o meno rispetto al virus. Un’altra persona, poi, era stata tenuta sotto particolare osservazione nella giornata di ieri: si tratta di un uomo, ricoverato nei giorni scorsi al Sant’Orsola per polmonite. In questo caso però i tamponi sono risultati negativi al virus e l’uomo è stato anche già dimesso.

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Per il momento, comunque, fermo restando in sospeso il caso della persona sotto osservazione speciale, a Bologna non si sono ancora verificati casi di tamponi positivi al Coronavirus. Il nostro del Sant’Orsola è l’unico ospedale in Emilia-Romagna dotato del laboratorio in grado di analizzare i tamponi del virus nato in Cina: soltanto ieri l’altro i campioni da analizzare sottoposti al laboratorio sono stati una sessantina, ma anche ieri il flusso in entrata è stato sull’ordine delle decine. Arrivano da tutte le parti della regione – giunti qui per esempio tutti i tamponi prelevati dalla ditta del Piacentino in cui lavorava l’uomo rientrato dalla Cina risultato negativo ma che si presumeva avesse contagiato il 38enne di Codogno –, ma alcuni anche dalla Lombardia. Come è detto, quindi, tutti i campioni analizzati sono per il momento risultati negativi, ma il lavoro continua. Così come l’emergenza e la tensione tra i cittadini, soprattutto chi teme di avere contratto il virus e invece ha soltanto l’influenza. Numerosi gli accessi all’ospedale in questo senso ieri, con cittadini che sono stati prelevati dalle loro case dalle ambulanze con a bordo i sanitari appositamente equipaggiati. Alcuni problemi però si stanno verificando al pronto soccorso: a causa delle numerose richieste, anche di chi appunto ha la tosse o l’influenza e non vuole contagiare altri, sono infatti terminate le mascherine. Una carenza a cui probabilmente si ovvierà già nella giornata di oggi, dato che è stata presentata richiesta di rifornimento ad altri reparti ancora dotati di scorte.

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