Virus, gli avvocati di Bologna: "Basta sciacalli che vogliono fare cause ai medici"

Si muove la politica: pronto un emendamento 'scudo'

L'avvocato Guido Magnisi durante un processo (FotoSchicchi)

L'avvocato Guido Magnisi durante un processo (FotoSchicchi)

Bologna, 5 aprile 2020 -  Bando agli 'sciacalli' che tentano di approfittare dell'emergenza coronavirus per intentare cause tra i parenti dei pazienti e i medici. Un coro unanime partito anche da Bologna e dall'Ordine degli avvocati che, assieme a tutti gli altri Ordini provinciali, nei giorni scorsi ha firmato una documento per tenere alta l'attenzione su ciò che sta circolando sulla rete.

Dove veri o presunti studi o associazioni di legali invitano le persone a chiamare per iniziare l'iter di una causa contro i sanitari impegnati nella guerra al virus. La delibera-diffida è stata approvata e firmata da tutti i presidenti degli Ordini dell'Emilia Romagna. "L'eccezionalità dell'emergenza - chiosa Guido Magnisi, noto penalista di Bologna - è sotto gli occhi di tutti e le ignobili speculazioni, per altro subito stigmatizzate con lodevole tempismo dal mio consiglio dell'ordine, non mi sembra abbiano necessità di commento".

D'altronde, aggiungee subito, "già in condizioni 'normali' molto spesso i processi a carico del personale sanitario si risolvono in clamorose assoluzioni, quasi a sfatare la presunzione 'razionalistica' che a una morte o una malattia si ricolleghi sempre, in nesso teleologico, una condotta causata da colpa umana".

Intanto anche la politica si muove a difesa dei medici in prima linea contro il coronavirus. In Parlamento spunta infatti un emendamento al decreto 'Cura Italia' per escludere i sanitari dalla responsabilità civile. Uno dei primi a proporlo è stato il deputato romagnolo di Italia viva, Marco Di Maio. "Tra le categorie più squallide che questa crisi ci sta mostrando - attacca il renziano - ci sono gli azzeccagarbugli che cercano di 'farsi un nome' speculando sulle paure e le tragedie di queste settimane, offrendosi per fare causa ai medici in prima linea contro il coronavirus". Per questo, sostiene il deputato, "bene hanno fatto gli ordini professionali dei medici e degli avvocati ad assumere provvedimenti".

Con lo stesso scopo, aggiunge, "sul piano parlamentare abbiamo depositato un emendamento al decreto 'Cura Italia' per escludere dalla responsabilità civile i medici che mettono in gioco la propria vita per salvare quella degli altri in questa emergenza. È una protezione che va assicurata alle donne e agli uomini che stanno lottando nelle corsie degli ospedali al pari di guanti, camici e mascherine".

"Se fosse approvato, - conclude l'avvocato Magnisi - per medici e infermieri ci sarebbe una sorta di 'immunità penale', da molti ritenuta indispensabile per lavorare serenamente, nei limiti del possibile» senza «lo spettro delle denunce e delle richieste di risarcimento" da pazienti o parenti di defunti per Covid-19.

 

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