Coronavirus Bologna, altri quattro morti. L'età si abbassa

Ancora tre vittime a Medicina: sono tre uomini, dai 65 ai 70 anni. Perde la vita anche un'anziana di Castenaso. I nuovi contagi sono 24

Emergenza coronavirus

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Bologna, 15 marzo 2020 - Il tragico bollettino dei decessi legati al Covid-19 continua. Sono stati quattro, ieri, quelli annunciati da Regione e Protezione civile tra città e Medicina, anche se va precisato che il dato è aggiornato alla mattinata e quindi, in totale, potrebbero essere di più. Tra loro c’è un'anziana di Castenaso, già, stando a quanto si apprende da fonti sanitarie, con patologie pregresse. Tre invece gli uomini scomparsi, tutti residenti a Medicina: Sergio Brazzi, di 69 anni, Mario Moncieri, di 70, ed Evole Berardi, 65 anni. Lui, il più giovane dei tre, era "un uomo dal cuore immenso, allegro, onesto, uno dei barzellettieri migliori che abbia mai conosciuto – come racconta il figlio, Fabio –. Amava il giardinaggio, ma soprattutto stare a contatto con la natura". Nativo di Lugo, da anni viveva a Medicina, per amore della sua Giuliana, la moglie di 66 anni. Quando poteva non si faceva mai mancare una partita a carte al Medicivitas. Aveva lavorato come metalmeccanico a Castenaso e ora si stava godendo la pensione e i nipotini.

Evole Berardi, 65 anni, di Medicina
Evole Berardi, 65 anni, di Medicina

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Evole era amato da tutti. Il fratello Daniele gli dedica una vecchia foto in bianco e nero in cui si abbracciano e commenta: "Una tragica sequenza di eventi ti stronca la spalla che dalla nascita hai sempre avuto vicino e che per niente al mondo avresti voluto perdere". Dopo questi nuovi decessi (sale a otto il bilancio medicinese) il sindaco Matteo Montanari annuncia una ulteriore stretta sui controlli. "Da subito – ricorda – abbiamo chiuso negozi, tranne gli alimentari, i parchi, abbiamo proibito i funerali. Ora abbiamo chiesto alla Prefettura di intensificare i controlli per il rispetto delle disposizioni del decreto governativo che vieta di uscire di casa. Già polizia locale e carabinieri pattugliano ancora di più le vie del paese. Per fortuna, a tanti contagiati sta calando la febbre: speriamo di iniziare a vedere la fine dell’incubo".

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Per quanto riguarda i nuovi con tagi in città, invece, sono saliti a 132, senza i 63 imolesi. Dunque, 24 più di ieri (16 invece tra Imola e Circondario). Un trend stabile sui giorni scorsi, nonostante "l’altissimo numero di tamponi" refertati ieri, come fa sapere il commissario ad acta Sergio Venturi, riflettano in realtà un leggero miglioramento. Sono 52 i pazienti ricoverati negli ospedali Ausl, 35 uomini e 17 donne (23 in più rispetto a ieri): nel dettaglio, 14 sono al Maggiore e 34 al Bellaria, di cui 26 al Covid Hospital e otto in Rianimazione. Qui si registrano anche nuovi pazienti da Comuni finora senza positivi ricoverati: Calderara, Baricella, Galliera e Castelmaggiore. Due pazienti sono a San Giovanni in Persiceto (uno di Calderara, uno di Castello d’Argile, quest’ultimo caso nuovo per il Comune). Un positivo ciascuno è invece nei nosocomi di Bentivoglio e Budrio: i malati sono entrambi di Molinella.

Al Sant’Orsola sono ricoverati 62 positivi in Malattie Infettive (ieri erano 51), mentre restano 28, stabili, i ricoverati in Terapia intensiva. I guariti rimangono a quota 22, ma, come sottolinea il commissario Venturi, "il dato non è realistico, poiché molti già senza sintomi rientrano ancora nel periodo di osservazione oppure sono in attesa del nuovo tampone che ne confermi la negatività e quindi non compaiono ufficialmente".

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