Coronavirus Bologna, Oddone Tolomelli morto. E' la terza vittima della Bocciofila

Un altro decesso a Medicina. Era un volontario del centro anziani

Oddone Tolomelli, vittima del Coronavirus

Oddone Tolomelli, vittima del Coronavirus

Bologna, 12 marzo 2020 - Salgono a tre i decessi causati dal Coronavirus a Medicina. Ancora una volta a perdere la vita è un frequentatore del centro anziani Medicivitas (indicata come la Bocciofila, anche se da tempo non si gioca più) . Si tratta di Oddone Tolomelli, 82 anni, pensionato, molto conosciuto in paese. Era ricoverato al Sant’Orsola. Dopo il vicepresidente del centro Francesco Nanni e Luigi Balduini, un altro volontario della struttura non ce l’ha fatta. Tolomelli era anche lui un iscritto molto attivo nell’ambito del Medicivitas ed si occupava sempre della preparazione del ragù per i pranzi sociali. 

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«Aveva una ricetta particolare – spiegano gli amici e volontari del centro –. Faceva bollire il ragù per sei ore, finché non veniva come voleva lui. Spesso era al bar a sorseggiare un caffè, pronto a sorridere dopo ogni battuta. Una persona gentile, capace di organizzare una cucina che doveva preparare oltre 50 pasti. Era molto legato alla famiglia e in particolare alla figlia di cui parlava con grande affetto". Quando nel 2011 il Medicivitas rischiò di perdere la sede storica a causa di un aumento importante dell’affitto, Tolomelli fu uno degli organizzatori di una manifestazione di tre giorni che, invece di puntare sulla sterile polemica, mostrò attraverso dibattiti e spettacoli le innumerevoli attività del Medicivitas. "In quell’occasione molte delle sue idee – racconta un amico – servirono per creare una tre giorni di dialogo con la comunità, in cui fu ribadita l’importanza del centro sociale. Luogo di innumerevoli attività, non solo per gli anziani".

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Dietro ai fornelli o impegnato nell’organizzazione di eventi, Tolomelli era sempre e comunque un punto di riferimento. Nanni e Balduini, anche loro colpiti dal Coronavirus, erano suoi amici di lunga data. Al Medicivitas sono in tanti a essere distrutti dal dolore perché, oltre a perdere elementi insostituibili, se ne sono andati dei ‘fratelli’. A dirlo ieri erano tanti iscritti sulla chat del gruppo, poiché, dopo la chiusura della struttura, l’unico modo di dialogare è quello, attraverso lo smartphone. La famiglia di Tolomelli rivolge un ringraziamento alle persone che hanno manifestato il loro affetto nei confronti dell’anziano. Molti hanno contattato la famiglia, compreso il sindaco di Medicina Matteo Montanari. I parenti delle vittime del Coronavirus si tengono in contatto fra loro, accomunati dallo stesso, tragico destino. Intanto, nel paese non si fermano i contagi.

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Se ne sono aggiunti altri cinque in tutto il circondario imolese, di cui 4 di Medicina e uno di Imola, ma anche quest’ultimo con un collegamento epidemiologico ai casi del paese del Barbarossa. Solo uno è stato ricoverato in terapia intensiva a Bologna, per gli altri è stato disposto l’isolamento domiciliare. L’ultimo rilevamento di ieri, quindi, parla di 42 casi positivi confermati nel Circondario imolese (compresi i 3 deceduti): 34 uomini e 8 donne; 36 residenti a Medicina, 2 a Castel San Pietro Terme e 4 ad Imola. Tra i positivi, sono 20 gli over 75. E il dato che balza agli occhi è proprio quello legato alla bocciofila di Medicina. Anche il commissario ad acta Sergio Venturi ieri ha spiegato che su Medicina si è acceso il faro della Regione.

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