Coronavirus San Luigi Bologna, scatta la quarantena. Tamponi a educatrice e 5 bimbi

Dopo la chiusura del centro estivo il pediatra: "Nessun allarme". La coordinatrice: "La decisione di chiudere presa in accordo con i genitori"

Alcuni bambini in un centro estivo

Alcuni bambini in un centro estivo

Bologna, 1 luglio 2020 - Quattordici giorni di quarantena precauzionale, poi il tampone: all’educatrice risultata positiva al Covid-19 (che le verrà ripetuto) e ai cinque bambini, dai 3 ai 5 anni, che hanno avuto contatti con lei, ma che al momento, fortunatamente, non presentano nessun sintomo. Mentre per tutti altri piccoli del centro estivo San Luigi di via D’Azeglio, al momento non c’è bisogno di nessun accertamento particolare.

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"A seguito dell’indagine epidemiologica, – spiegava ieri la Regione – il Dipartimento di sanità pubblica ha disposto l’isolamento dei contatti stretti" avuti dall’educatrice trovata positiva. Situazione che ha portato poi, in via del tutto precauzionale, la scuola a prendere una decisione importante: chiudere l’intero centro estivo. "La scelta – così Maria Maddalena Bottazzo, coordinatrice della didattica della scuola d’infanzia – della chiusura totale, è stata presa di comune accordo da noi e dai genitori, perché per l’Ausl sarebbe stato sufficiente sospendere l’attività della bolla (il gruppo, ndr ) guidata dall’educatrice contagiata. Per maggior sicurezza si è però deciso di chiudere in anticipo questa bellissima avventura".

Tre ’bolle’. La ‘Didattica in cortile’, l’iniziativa a cui partecipavano 15 bimbi già iscritti al San Luigi e divisi in tre ’bolle’, era iniziata l’11 giugno e si sarebbe chiusa il 17 luglio. Sabato però l’educatrice si è sentita male, febbre e spossatezza, il giorno successivo l’esito del tampone: positiva. Gli altri due gruppi di bambini, che non hanno avuto contatti con la donna, avrebbero potuto proseguire l’attività, ma tutte le parti in causa hanno preferito la strada della massima precauzione. 

Nessun allarme. "La situazione del San Luigi – tranquillizza Giacomo Biasucci, presidente della società italiana di Pediatria dell’Emilia Romagna – è totalmente sotto controllo. Nei pronto soccorso pediatrici non sono riportati aumenti degli accessi di bambini con sintomatologia sospetta. La situazione relativa al Covid in età evolutiva – chiude – è assolutamente confortante. I piccoli si ammalano meno e risultano comunque paucisintomatici, se non asintomatici del tutto". Su tutta la regione, aggiunge subito Biasucci, "non sono riportati bambini che abbiano necessitato di ricoveri in terapia intensiva" e solamente "poche decine hanno necessitato di ricovero ospedaliero di natura osservazionale e precauzionale". I dati su bambini e adolescenti, "indicano che la prevenzione e il management domiciliare, con il supporto dei pediatri, è l’approccio più efficace ed efficiente".

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