Coronavirus Bologna, all'aeroporto 'Marconi' tra gli irriducibili del viaggio

Tanti i passeggeri pronti al decollo. Il contagio non spaventa chi deve partire: "Ma non sappiamo cosa succederà all’arrivo"

Un bacio rubato tra la folla, pochi istanti prima dell’imbarco al Marconi

Un bacio rubato tra la folla, pochi istanti prima dell’imbarco al Marconi

Bologna, 3 marzo 2020 - Il Marconi non si ferma, non cede alla paura del Coronavirus: quella resta giù, a terra. Gli aerei decollano e la gente si imbarca, senza troppe preoccupazioni: a bordo, infatti, c’è posto solo per chi non si rassegna e sceglie di concedersi la tanto attesa vacanza. Per chi è in fila felice di poter riabbracciare la propria famiglia. O per chi, volente o nolente, deve spostarsi per lavoro. "Siamo tranquilli, perché non dovremmo esserlo – spiegano Michelle Capretto e Sara Guidi, in viaggio verso Oslo –. È il clima di incertezza diffuso a generare panico nelle persone. Fino all’ultimo non sapevamo se il nostro volo sarebbe stato confermato, ma ora siamo tranquilli e pronti per partire, finalmente".

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Anche Martin Isoni, in rotta verso Lisbona assieme ad alcuni amici, è deciso a partire: "Mi rifiuto di cancellare un viaggio prenotato mesi fa: non ci si può rinchiudere in casa". C’è anche chi, come la musicista Natalia Komarova rientra in Russia dopo una toccata e fuga in città per lavoro: "Porto la mascherina per precauzione, non perché abbia paura. In tanti mi dicono di prestare attenzione quando viaggio, ma io non sono preoccupata". Di rientro anche Marco Licciardello, 22 anni, che lavora sulle navi mercantili: "Sono sbarcato a Ravenna e adesso torno in Sicilia. Credo che il panico che si è creato sia eccessivo".

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Si dice "stressata" invece la 24enne Nadia Messaoud: "Abito i n Francia e sono venuta a trovare per qualche giorno la mia famiglia. Mia madre è preoccupata per me, ma devo tornare a casa, non ho altra scelta".  La paura n on ferma nemmeno Federica e Sonia, studentesse in viaggio verso Lisbona: "Il virus? Non ci spaventa. Piuttosto ci preoccupa quello che potrebbe succedere quando arriveremo". Un timore, quello delle due ragazze, condiviso anche da Shadea Brendolan, 26enne di Vicenza, in viaggio con la famiglia verso Zanzibar: "Abbiamo saputo che una volta atterrati faranno dei controlli, e che chiunque presenti sintomi sarà messo in quarantena". Poi confessa: "La disavventura dei turisti alle Mauritius ci ha spaventati, ma non per questo rinunceremo alla nostra vacanza".  

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