FABIO MARCHIONI
Cronaca

Corsa e prove per muscoli d’acciaio. Un superman porrettano ai mondiali

Roberto Margelli, ex bancario di 58 anni, fra i pionieri dell’hyrox, un nuovo sport che spopola negli Usa. La gara si terrà a Chicago il prossimo giugno: selezionati 6.000 atleti internazionali per tutte le categorie.

Roberto Margelli, 58 anni, impegnato in una gara di hirox (Foto Marchi)

Roberto Margelli, 58 anni, impegnato in una gara di hirox (Foto Marchi)

Un campione di hyrox vive a Porretta Terme. Si chiama Roberto Margelli, ha 58 anni ed è un ex bancario che fa sport da una vita, alternando le due ruote alle scarpe da corsa, gli sci alla racchetta da tennis. Da qualche anno, Margelli ha incontrato una nuova disciplina ed è stato amore a prima vista. L’hyrox è nato in America circa tre anni fa come derivazione del crossfit: gli atleti, durante le competizioni a tempo che si svolgono indoor, alternano per otto volte un chilometro di corsa all’esecuzione di un diverso esercizio funzionale che mette alla prova i muscoli e l’energia dell’atleta.

"Ho conosciuto questo sport – racconta Roberto Margelli – nella palestra che frequento dal 2018, il centro fitness CSI di San Lazzaro, una delle prime strutture a diffonderlo e mi sono lasciato coinvolgere da subito". L’hyrox sta incontrando il favore di moltissimi atleti: si stima che nel mondo siano già più di un milione le persone che lo praticano. Tra gli aspetti più apprezzati la sua semplicità e la standardizzazione completa delle competizioni. Si può fare in singolo, in coppia e anche in quattro, in una sorta di staffetta. Ogni squadra può essere maschile, femminile oppure mista, gli attrezzi più o meno pesanti e i partecipanti sono suddivisi in classi di età. Molte le gare in giro per il mondo: i migliori di ogni competizione acquisiscono il diritto a partecipare al mondiale che quest’anno si svolgerà a Chicago il 14 giugno. E, tra i 6000 selezionati, nella categoria pro maschile 55-59 ci sarà anche Margelli.

"La gara che mi ha portato al mondiale l’ho disputata a Valencia dove sono arrivato secondo, stabilendo il tempo di un’ora e 53 minuti. Questo risultato nasce da un lungo lavoro di allenamento e da una strategia messa a punto nel tempo: ho iniziato con attrezzi leggeri per poi spostarmi su quelli più pesanti e ho visto che così mi piazzavo davanti ad atleti più giovani". Una soddisfazione arrivata a suon di impegno e sudore.

"Mi alleno in palestra – rivela Margelli – dal lunedì al venerdì per un’ora e mezza abbondante. Poi, nel fine settimana, corro fra i monti oppure in bici fino al Corno alle Scale. In più conduco una vita sana, sono attento all’alimentazione e al riposo". La corsa e gli esercizi per Margelli non si fermeranno a Chicago. Dopo i mondiali parteciperà a Rimini, in coppia con un giovane atleta, alla prima gara di hyrox. "Questo sport – conclude entusiasta Margelli – è l’ideale per podisti, crossfitter e tutti coloro che sentono il fascino della sfida verso se stessi. L’hyrox permette di migliorare le proprie prestazioni, allenamento dopo allenamento".

Fabio Marchioni