Liste d’attesa, Aiop apre al Sant’Orsola di Bologna: "Disponibili a offrire dei letti"

Camere dedicate ai pazienti positivi nelle bolle, la risposta del privato accreditato alla dg Gibertoni. Carnuccio (Ausl): "Noi proseguiamo lo smaltimento grazie a un meccanismo flessibile di ricovero"

Migration

Bologna, 11 novembre 2022 - Il Sant’Orsola chiama, l’Aiop risponde. Chiara Gibertoni, direttrice generale del Policlinico, ha ammesso che il meccanismo delle bolle, ossia le camere in cui vengono assistiti i pazienti trovati incidentalmente positivi al Covid, rallenta il recupero delle liste d’attesa e andrebbe rivisto in modo da spostare le degenze dei positivi in altre strutture, per esempio del privato accreditato, liberando così risorse in ospedale.

La disponibilità

"Accogliamo la sollecitazione della direttrice Gibertoni – osserva Averardo Orta, presidente Aiop (l’Associazione dell’ospedalità privata) – con la consueta disponibilità ad andare incontro alla situazione di momentaneo affollamento del Sant’Orsola: si potrebbero utilizzare parte delle risorse regionali dedicate all’abbattimento delle liste d’attesa, circa un milione mezzo per il territorio dell’Ausl di Bologna". Gibertoni ha chiesto alla Conferenza socio-sanitaria metropolitana di "aprire una riflessione" su questo punto.

L'ausl

La situazione appare diversa in casa Ausl. "Nei nostri ospedali abbiamo avuto il picco delle bolle il 9 ottobre, con 104 pazienti, poi c’è stato un calo e dal 20 osserviamo una stabilità. Ora i degenti nelle bolle sono una settantina e di questi circa 30 sono al Maggiore, tra l’area medica e l’area chirurgica", fa i conti Vincenzo Carnuccio, direttore facente funzione degli ospedali Maggiore e Bellaria, subentrato a Giuliana Fabbri passata all’Ausl di Ferrara. "Quindi per ora proseguiamo lo smaltimento delle liste d’attesa – prosegue Carnuccio –, perché riusciamo ad accorpare i pazienti positivi, due in una camera, grazie a un meccanismo flessibile. Abbiamo qualche difficoltà per l’urologia e, infatti, sono state attivate sale aggiuntive a San Giovanni in Persiceto. Invece, al sesto piano del Maggiore vengono assistiti i pazienti con le forme più severe di Covid e ora sono occupati 10 dei 12 letti disponibili. In terapia intensiva e semi-intensiva abbiamo quattro malati, nessuno intubato, ma il più grave, non vaccinato, ha un’insufficienza respiratoria importante. Questa mattina (ieri, ndr) abbiamo avuto la richiesta di tre ricoveri Covid dal Pronto soccorso, un numero gestibile. Per la bassa intensità ci sono i 46 letti di Villa Laura a cui ci rivolgiamo noi e il Sant’Orsola".

I contagi

Diminuiscono i contagi settimanali, scesi a 2.482 nella settimana che va dal 31 ottobre al 6 novembre, mentre in quella precedente erano 3.067 e dal 17 al 23 ottobre 3.687. Gli epidemiologi del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl osservano che è diminuito del 19,1% il tasso di incidenza, pari a 280 casi ogni 100mila abitanti, con una media di 355 casi giornalieri. Il tasso più elevato si osserva tra le persone di 85 anni e oltre, con 415 casi per 100mila. Il valore medio dell’Rt è pari a 0,76.

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro