Corteo anarchico, danni in centro. Imbrattamenti e finte locandine

Le ‘civette’ su edicole e colonne contro il 41 bis riportavano ‘abusivamente’ il logo del Carlino. Indaga la Digos

Corteo anarchico, danni in centro  Imbrattamenti e finte locandine

Corteo anarchico, danni in centro Imbrattamenti e finte locandine

di Nicoletta Tempera

Gli anarchici hanno ‘messo le locandine’ per annunciare il loro presidio, ieri in piazza Malpighi, contro il regime di 41 bis. Non una novità, se non fosse che le locandine non solo riproducevano il font del Carlino, ma riportavano anche l’intestazione del nostro giornale, e che sono state, in almeno due casi, attaccate sulle facciate delle edicole. È successo all’edicola all’intersezione tra via Ugo Bassi, via Rizzoli e via Indipendenza e a quella di piazza Puntoni, dove i volantini sono stati attaccati sulla saracinesca chiusa. Altre ‘civette’ finte sono apparse in zona universitaria, sulle colonne di via Zamboni, piazza Scaravilli e sui muri di via XX Ottobre.

Le locandine fasulle, due diverse, recitavano: "Anarchico in sciopero della fame da 3 mesi, rischia la vita in carcere per combattere l’isolamento da 41 bis - Indifferenza del Governo: ‘Vediamo quanto ci mette a tirare le cuoia’ - Anarchici: il 41 bis è tortura, abolirlo per tutti. Oggi manifestazione in piazza Malpighi alle 18,30". L’altra, dello stesso tenore, attaccava direttamente il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Si legge nella civetta: "Piantedosi: ‘Il 41 bis è necessario, arrestato Messina Denaro solo per dimostrarlo’" e, nella seconda riga: "Italiani: l’arresto del boss è solo spettacolo, probabilmente in accordo con la malavita, uno sfregio nei confronti di Alfredo Cospito che sta morendo". Sulla vicenda, da cui ovviamente la redazione si dissocia, indaga la Digos, a cui il Carlino sta valutando se sporgere, nelle prossime ore, denuncia.

Intanto, ieri sera i novelli linotipisti si sono ritrovati, come annunciato da giorni sul blog del Tribolo, il circolo anarchico di via Donato Creti che ha organizzato il presidio, in piazza Malpighi per contestare il regime del carcere duro, in cui si trova detenuto a Sassari Cospito, ritenuto leader della Fai (Federazione anarchica informale). Cospito è in sciopero della fame da ottobre scorso contro le limitazioni imposte dal 41 bis e, a livello nazionale e internazionale, da quel momento è in atto una mobilitazione perché questo regime gli venga revocato, sia ‘civile’, con una sottoscrizione che, tra gli altri, è stata firmata anche dalla vice sindaco Emily Clancy; sia di ‘lotta’, fatta di attentati incendiari e vandalismi.

Il corteo, con un centinaio di partecipanti, è partito intorno alle 19,30, sotto una leggera nevicata. E ha attraversato via Marconi, via Lame, via della Grada, via San Rocco fino a piazza San Francesco, dove il corteo si è sciolto intorno alle 21. Durante il percorso, gli anarchici sono passati anche di fronte all’istituto penitenziario minorile di via del Pratello, un altro obiettivo della loro protesta contro ogni tipo di detenzione, dove hanno sparato dei fuochi d’artificio gridando: "Per voi ragazzi".

La polizia ha seguito la manifestazione con un nutrito schieramento di uomini e mezzi, compreso l’idrante, fatto arrivare in maniera preventiva anche nelle manifestazioni passate per evitare il rischio che eventuali tensioni potessero degenerare in scontri. Che non ci sono stati, ma i vandalismi, come al solito, non sono mancati. Lungo le strade percorse dal corteo sono apparse ovunque scritte sui muri contro il 41 bis e in solidarietà a Cospito. In più, alcuni anarchici se la sono presa anche con un’auto del car sharing Enjoy, a cui sono stati sfondati i finestrini e rotto il parabrezza. Un’azione che si inserisce nella ‘filosofia’ di area, che annovera più atti vandalici ai danni di Eni. In via Riva Reno sono invece state imbrattate e danneggiate le filiali di due banche: la filiale della Banca popolare di Sondrio e quella della Cassa di risparmio di Ravenna.

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