Bologna, 9 febbraio 2025 – Il Comune di Bologna, con una nota, ha fatto sapere che “un gruppo di militanti di Gioventù Nazionale in corteo per commemorare le Foibe si è introdotta senza autorizzazione a Palazzo d’Accursio, già chiuso, per deporre una corona commemorativa per il Giorno del Ricordo senza alcun accordo con la nostra amministrazione”.
“Da quanto apprendiamo sul posto – dichiara il sindaco Matteo Lepore – erano presenti con il ruolo di facilitatori diversi esponenti di Fratelli d’Italia, dal deputato Bignami, all’europarlamentare Cavedagna, al consigliere regionale Sassone, insieme alla consigliera comunale Zuntini. Quest’ultima si è resa in particolare responsabile di un atto a mio avviso grave. Ha chiesto alla Polizia Locale di entrare a Palazzo d’Accursio dall’ingresso riservato al personale politico e amministrativo, e con uno stratagemma ha fatto introdurre il corteo a Palazzo per deporre la corona, in modo abusivo e in sfregio del minimo rispetto per quel luogo. Gli esponenti di Fratelli d’Italia dovranno spiegare il perché della loro presenza e del ruolo di facilitatori. Chiederemo conto di questo oltraggio e sporgeremo denuncia per l’accaduto. A quanto pare, l’estrema destra continua a desiderare e provare ebbrezza per gesta del ventennio passate alla storia. Preoccupante tutto ciò”, conclude il primo cittadino.
La replica di Bignami: “Basta accostarci ai fascisti, querelo per calunnia”
“Ho letto il comunicato del Sindaco di Bologna. Stasera presenterò querela per calunnia e diffamazione. Come immagini video testimoniano una corona è stata apposta fuori dal Comune ed il sottoscritto si è allontanato accompagnato con discrezione da due agenti della questura sino a che non mi sono allontanato con mezzi privati. Confido che si proceda celermente verso chi diffama”. È la replica di Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti.

Collettivi in corteo contro la Fiaccolata dal Ricordo
La fiamma tricolore, simbolo del Msi, data alle fiamme, slogan e cori per Tito e contro il Governo e anche contro il Pd, "perché questa giornata è stata istituita dalla destra, con la complicità del centro sinistra", scandisce la ragazza al microfono. La giornata contestata è ‘Il giorno del Ricordo’, istituito per non dimenticare le vittime delle Foibe, italiani, esuli istriani e dalmati, uccisi dai partigiani titini, i cui cadaveri furono gettati in inghiottitoi carsici chiamati, appunto, Foibe. Il corteo, invece, è quello dei collettivi Cambiare Rotta e Osa, una sessantina di partecipanti in tutto, in marcia per contrastare la ‘Fiaccolata del Ricordo’ organizzata, come ogni anno, da Azione Universitaria in via D’Azeglio.
Il corteo, aperto dallo striscione "contro revisionismo storico e sdoganamento dei fascisti – partigiani sempre", è partito intorno alle 18 da piazza Verdi e, dopo aver attraversato via Petroni, piazza Aldrovandi, Strada Maggiore e via Rizzoli, è approdato in piazza Maggiore, sotto le finestre di palazzo D’Accursio. In attesa di ripartire per contestare la fiaccolata, a cui aveva annunciato la sua partecipazione anche l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Stefano Cavedagna. "Il maresciallo Tito ce l’ha insegnato, uccidere un fascista non è reato", hanno scandito i contestatori, monitorati dal servizio d’ordine della polizia. E hanno anche esploso fuochi d’artificio in piazza Maggiore, per "festeggiare la vittoria dei partigiani jugoslavi contro questa m...". Ossia il ricordo della morte terribile degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia.