
Due settimane fa l’affiatamento tra Mattia Balboni e Jago ha consentito il ritrovamento del signor Giulio Marescotti, 78 anni, che si era perso a Vado, una frazione del comune di Monzuno. Il primo è un soccorritore alpino, mentre il secondo è un border collie di tre anni addestrato anche al soccorso delle persone che si sono smarrite. L’aver di fatto salvato la vita all’anziano in difficoltà è un gesto dal grande valore civico e per questo l’amministrazione comunale dal sindaco Bruno Pasquini proporrà al consiglio comunale di assegnare una benemerenza alla coppia conduttore-cane che ha compiuto l’impresa.
"Si tratta di una bella gratificazione – spiega Balboni – ed è per questo che ringrazio il sindaco sia per il pensiero sia per come ha sostenuto chi si è occupato delle ricerche. Noi volontari preferiamo restare lontano dai riflettori perché la nostra attività non ha secondi fini, ma è totalmente gratuita. Lo stesso vale anche per Jago, anzi per lui probabilmente è più importante una carezza che tutto il resto". Come avete ritrovato il signor Marescotti?
"La notte tra il venerdì e il sabato ho studiato la mappa delle zone che erano state perlustrate, cercando di capire se vi fossero dei buchi. A quel punto la mattina abbiano cercato di ispezionare questi piccoli luoghi circoscritti e a un certo punto Jago ha iniziato ad abbaiare facendomi capire che lì c’era qualcosa di importante. Fortunatamente quel qualcosa era la persona scomparsa".
Quale è stata la sua principale bravura?
"Questo era il suo primo ritrovamento dato che è operativo dallo scorso ottobre e credo che il suo principale merito sia stato quello di non arrendersi e di continuare a cercare sebbene fossimo al terzo giorno e le tracce potessero essere deboli. Questa dedizione dipende molto dal rispetto che si ha nei confronti degli animali che svolgono questo servizio. Bisogna essere attenti a non sottovalutare nessuno dei segnali che il cane ti fornisce, perché ti sta comunicando un qualcosa che per lui è importante. Deve sentirsi ascoltato".
Chi sostiene il costo del suo addestramento e del suo mantenimento?
"Il corso viene offerto gratuitamente dal Soccorso Alpino a quei cani che vengono ritenuti adatti a questo tipo di attività. Per tutto il resto c’è il proprietario, che nel caso di Jago sono io. Dall’alimentazione quotidiana alle vaccinazioni che sono necessarie alla sua salute, passando per tutto quello che serve per il suo benessere, è a carico mio. Non è un peso perché è stata una scelta che poi è diventata una responsabilità. Quando si decide di crescere un animale domestico è necessario aver ben presente che il suo arrivo non è un capriccio, ma bisogna averne cura".
Anche lei risiede a Vado, il senso civico si esprime maggiormente in montagna?
"Come volontario non me la sento di dare questi giudizi, per me è importante occuparmi della comunità e non quello che fanno gli altri. Nel mio caso, poi, questa attenzione verso le persone si è trasformata anche in un lavoro dato che sono un’autista della Pubblica Assistenza di Vado. Tornando all’attività volontaria, uno deve intraprendere questa strada se se la sente di mettersi al servizio di una comunità e non per ricercare approvazione".
Massimo Selleri
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