Covid Bologna, Antonella Pignatti: "Mia madre uccisa dal virus"

"Troppe lacune nel sistema di isolamento". Il dramma della giovane, contagiata dopo che il marito è entrato in contatto con un positivo a un circolo tennis

Fulvia Bignami, morta di Covid a 84 anni

Fulvia Bignami, morta di Covid a 84 anni

Bologna, 3 gennaio 2022 - "Non voglio dare colpe a nessuno, né danneggiare nessuno. Ma non capisco perché nel luogo dove mio marito ha contratto il Covid nessuno è in quarantena". Quello di Antonella Pignatti è stato un dicembre tragico, segnato dalla malattia e dal lutto. Un’odissea iniziata lo scorso 9 dicembre, data in cui il marito della donna, Roberto Nicoletti, ha contratto il Covid, probabilmente al Circolo Tennis di Casalecchio, dove l’uomo era andato ad assistere a una partita con un amico, risultato poi positivo. "Era un giovedì – spiega Antonella – e il sabato successivo, dopo aver saputo dell’altro socio contagiato, mio marito ha fatto un tampone rapido, che è risultato negativo. Io in quei giorni non ero a casa nostra, ma da mia madre, perché la signora che di solito la aiutava era in ferie. Quel sabato, tranquillizzato dall’esito del test, mio marito è passato a trovarci. E così ha contagiato, inconsapevolmente, me e mia madre".

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La signora Fulvia Bignami, che aveva 84 anni, non ce l’ha fatta. È morta al Maggiore, dopo venti giorni "passati da sola in ospedale, senza il conforto dei suoi famigliari, un dolore che mi spezza il cuore", dice ancora la figlia. Suo marito, infatti, si è reso conto di stare male soltanto lunedì 13 dicembre, "quando la febbre è salita tanto e, dopo alcuni giorni in isolamento a casa, è stato portato prima al Maggiore e poi al Nigrisoli, dove adesso sta affrontando la riabilitazione. Intanto, anche la badante, che era tornata a casa, si è infettata. Ed entrambe da settimane siamo in quarantena", continua Antonella. Che, dopo il dramma vissuto, vuole "capire se ci sia stata qualche disattenzione – dice –. Ho contattato anche il presidente della struttura, che mi ha assicurato che tutte le prassi anti-Covid sono state rispettate. Ma il circolo da quando mio marito si è contagiato non è rimasto chiuso un giorno e io questo non lo capisco, né lo posso accettare, perché noi stiamo vivendo un dramma, mia madre non c’è più, malgrado fossimo sempre stati attentissimi a salvaguardarla". 

Il presidente del Circolo Tennis, Giorgio Germani, esprimendo il suo dispiacere per quanto accaduto alla famiglia, spiega però come "non sia certo che il contagio sia avvenuto da noi. Al circolo siamo estremamente scrupolosi nel far rispettare le normative anti-Covid: chi entra viene sottoposto a misurazione della temperatura e deve esibire il Green pass; ci sono disinfettanti e cartelli in ogni locale e la capienza massima degli spogliatoi è di otto persone – dice –. Tuttavia, come vediamo accadere ovunque, può capitare che una persona asintomatica, provvista di Green pass e inconsapevole di essere positiva sia entrata. Ma questo per noi era impossibile da controllare o da prevedere. Ci dispiace moltissimo per la famiglia, per il lutto tanto doloroso subito, ma come circolo ci siamo sempre attenuti a ogni regola, anche con più severità di quanto la norma impone".

 

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