Covid Bologna, per asili nido e scuole materne scatta l'orario ridotto

Niente post-scuola: il provvedimento è stato preso a causa del boom dele assenze di educatrici e bambini dopo l'esplosione dei contagi. Fino al 12 gennaio i nidi chiuderanno alle 16.30

Asili nido e scuole materne: orario ridotto a causa del Covid

Asili nido e scuole materne: orario ridotto a causa del Covid

Bologna, 10 gennaio 2022 - Niente post scuola nei nidi e nelle materne comunali. A causa della crescita dei contagi e delle quarantene, aumentano le assenze di educatrici, maestre e dade che, nei nidi, veleggiano sul 22%, dato che supera abbondantemente i picchi registrati in passato, che erano arrivati ad un massimo del 15%. Numerose anche le assenze dei bambini che, soprattutto nei nidi, hanno superato in qualche caso il 50%.

Per fronteggiare questa situazione di emergenza si è ricorso a soluzioni come riduzioni di orario dei servizi e turni straordinari del personale presente che hanno permesso di erogare i servizi. Nei nidi, su 130 sezioni totali, in 30 è stato garantito solo l'orario ordinario fino alle 16.30 anziché l'orario prolungato fino alle 17.45. Un solo nido (Romagnoli) ha chiuso alle 13.30. Nelle materne, su 201 sezioni totali solo 3 hanno chiuso prima, intorno alle 16 anziché alle 17.30. I Cbf, centri bambini e famiglie, saranno chiusi.

Per garantire il funzionamento, evitando comunicazioni ai genitori di chiusure anticipate il giorno stesso, fino a mercoledì 12 i soli nidi chiuderanno alle 16.30 mentre le scuole d'infanzia manterranno gli orari regolari. “Siamo impegnati in un grande sforzo organizzativo in giornate dove un quinto del personale è assente per positività al Covid-19 e altre cause connesse e bassa è la frequenza dei bambini – commenta l’assessore alla Scuola Daniele Ara-. In generale, per affrontare una situazione in cui l'aumento delle assenze sta creando delle difficoltà anche al di là dei picchi straordinari di questi giorni, è in via di definizione una nuova modalità di gestione delle sostituzioni da discutere internamente e a breve in un successivo tavolo tecnico programmato con le organizzazioni sindacali”.

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